Il Napoli è uno dei top club della massima serie del calcio italiano: scopriamo di più sugli azzurri
Il Napoli, o Società Sportiva Calcio Napoli, è la società calcistica italiana rappresentativa della città di Napoli, militante in Serie A. Con le sue 80 partecipazioni, è la squadra del Meridione più presente nel campionato italiano di massima serie, nonché la più titolata a livello nazionale. Il suo palmares conta 2 scudetti (1986-1987, 1989-1990), 6 Coppe Italia (1961-1962, 1975-1976, 1986-1987, 2011-2012, 2013-2014 e 2019-2020), la Supercoppa del 1990 e del 2014, la Coppa UEFA 1988-1989, la Coppa delle Alpi 1966) e la Coppa di Lega Italo-Inglese 1976.
Un po' di storia del Napoli
Fondata il 25 agosto del 1926 col nome di Associazione Calcio Napoli avvenne il 25 agosto 1926, per iniziativa dell'industriale napoletano Giorgio Ascarelli, che ne diventa il primo presidente, di fatto il Napoli vero e proprio nasce con il successivo cambio di denominazione dell'Internaples, sorto nel 1922 dalla fusione di Naples Foot-Ball Club e Unione Sportiva Internazionale Napoli.
Il Napoli esordisce in massima serie nella Divisione Nazionale 1926-1927 e prende parte anche al primo torneo di massima serie a girone unico, la Serie A, del 1929-1930. Il club assume l'attuale denominazione il 25 giugno 1964, diventando contestualmente una società per azioni.
Uno dei momenti storici che tutti i tifosi azzurri ancora oggi portano nel cuore risale all'estate del 1984, quando l'allora presidente Ferlaino ufficializza l'acquisto più importante della storia del club: l'argentino Diego Armando Maradona arriva, così, a Napoli, acquistato dal Barcellona per la cifra record di 15 miliardi di lire.
I partenopei nel tempo si consolidano come uno dei top club del calcio italiano; con la partenza di Maradona nel 1991, si chiude il primo importante ciclo della storia azzurra, a cui seguono risultati discreti fino alla retrocessione in cadetteria nel 1998, arrivata dopo 33 anni consecutivi di massima serie.
Dopo alti e bassi, una grave crisi finanziaria che porta al fallimento del club nel 2004, l'imprenditore cinematografico Aurelio De Laurentiis rileva il titolo sportivo ed iscrive la squadra in terza categoria, con la denominazione di Napoli Soccer: si apre, così, l'era De Laurentiis, quella del riscatto della squadra che, riacquisita la denominazione originaria, torna in massima serie nel 2007, riprendendo la scalata verso le vette del calcio italiano.
Alcune curiosità sugli Azzurri partenopei
· I colori sociali. Fin dagli esordi, il Napoli ha assunto come colore sociale l'azzurro: da qui deriva il nome con cui vengono chiamati i calciatori della squadra partenopea, gli Azzurri, appunto.
· Lo stemma. Lo stemma del Napoli è una corona circolare con una N bianca al centro; la corona è esternamente di colore blu, bordata di blu scuro, e internamente azzurra, bordata di bianco.
· Lo stadio. Dopo aver esordito i primi anni allo Stadio Militare dell'Arenaccia, nel 1929 il presidente Giorgio Ascarelli decide di realizzare un nuovo stadio, inaugurato nel 1930 con la denominazione Stadio Vesuvio, nome modificato poi in Stadio Partenopeo; raso al suolo dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, la squadra inizia a giocare presso lo stadio Arturo Collana del Vomero, fino al 1959, quando viene inaugurato un nuovo impianto nel quartiere di Fuorigrotta, lo stadio San Paolo. Ristrutturato in occasione delle Universiadi 2019, dal 4 dicembre 2020 lo stadio degli azzurri è intitolato a Maradona.
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