Il ChievoVerona rappresenta un unicum all'interno del panorama calcistico italiano, con una storia di una vera scalata, fino al fallimento
L'Associazione Calcio ChievoVerona, conosciuta più semplicemente come ChievoVerona o solo Chievo, è una società calcistica italiana con sede nella città di Verona, di cui rappresenta la frazione di Chievo. Si tratta dell'unico club all'interno del panorama calcistico italiano che, provenendo dalle categorie regionali minori, ha compiuto una vera e propria scalata nelle gerarchie del calcio, fino a raggiungere la Serie A e la partecipazione alle competizioni europee. Fondato nel 1929 e ricostituitosi nel 1948, il Chievo ha partecipato a 32 campionati nazionali: 5 in Serie C1, 10 in Serie B e 17 in Serie A, di cui 11 consecutivi.
Un po' di storia del ChievoVerona
Nato il 6 settembre del 1929 col nome di Opera Nazionale Dopolavoro Chievo, per iniziativa di un gruppo di appassionati di calcio del borgo di Chievo, alle porte della città di Verona, inizialmente il Chievo Verona non viene affiliata alla FIGC e si limita a disputare gare a carattere amichevole; a causa di problemi finanziari, nel 1936 il club termina l'attività.
Al termine del secondo conflitto mondiale, nel 1948, la società viene rifondata come A.C. Chievo e si iscrive alla Seconda Divisione, conquistando la promozione in Prima Divisione al termine della stagione 1950-1951. È il 1952 quando Bruno Vantini debutta con la maglia Clivense, rimanendo ancora oggi come il giocatore più longevo, oltre che miglior marcatore, nella storia del club.
La squadra continua con risultati altalenanti, tra prima e seconda categoria: sono gli anni in cui arriva alla presidenza del club Luigi Campedelli, proprietario di Paluani, che, dopo anni di tira-e-molla, diventa uno degli uomini fondamentali della storia del ChievoVerona.
Dal 1990 in poi, il club ottiene risultati importanti che gli permettono di scalare le gerarchie del calcio italiano, fino alla promozione in Serie B nel 1994-1995, a cui segue la prima storica partecipazione al campionato di Serie A nel 2001-2002, sotto la guida del CT Luigi Delneri.
Nella massima serie del calcio italiano, il ChievoVerona colleziona molti successi e grandi soddisfazioni, seppure tra alti e bassi, raggiungendo anche la qualificazione alla UEFA Champions League, in cui debutta nel 2006-2007, venendo però immediatamente eliminata ai preliminari.
L'inizio della fine risale alla stagione 2018-2019, quando il ChievoVerona viene penalizzato di 3 punti per le plusvalenze fittizie; da qui, la retrocessione in cadetteria, difficoltà finanziarie e problemi vari, fino a quando, nel 2020-2021, la Co.Vi.So.C rifiuta l'iscrizione in Serie B a causa dei debiti. Ad agosto del 2021 il ChievoVerona viene escluso dai campionati professionistici per inadempienze tributarie, continuando a partecipare esclusivamente ai campionati giovanili provinciali; a giugno 2022, il tribunale di Verona dichiara il fallimento del club, che viene legittimato a proseguire l'attività grazie all'esercizio provvisorio: la società decide, allora, di ripartire dalla Serie D, accorpandosi al Sona.
Alcune curiosità sul ChievoVerona
· I colori sociali. Nella storia del ChievoVerona, si succedono due colorazioni principali: il biancazzurro, usato fino al 1956, e il gialloblù.
· Lo stemma. Lo stemma del club, dal 1998, era uno scudo svizzero giallo bordato di blu, con al centro la statua equestre di Cangrande I della Scala, sormontata dalla denominazione societaria, in azzurro; nella parte inferiore dello scudo era impresso l'anno di fondazione.
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