La Cremonese è un club italiano dalla lunga vita, che ha conosciuto una storia di alti e bassi tra le diverse categorie
L'Unione Sportiva Cremonese, o semplicemente Cremonese, è un club di calcio italiano con sede nella città di Cremona; attualmente militante in Serie B, la serie cadetta del campionato di calcio italiano, ha visto la sua comparsa anche nella massima serie, in cui ha disputato 8 stagioni.
Un po' di storia della Cremonese
Nato il 24 marzo del 1903 presso la trattoria "La Varesina" in piazza Sant'Angelo a Cremona, il sodalizio originario viene fondato da un gruppo di amici, che danno inizialmente vita ad una società polisportiva; i colori scelti sono il bianco ed il lilla e il calcio inizia ad essere praticato solo nel 1910. Due anni dopo, con la fusione con l'Associazione Calcio Cremona, la Cremonese si affilia alla FIGC, partendo dal campionato di Promozione: la prima stagione si chiude alla grande, con la promozione immediata in Prima Categoria. Intanto, la Cremonese decide di cambiare i colori sociali, assumendo quelli che sono tuttora in uso, il grigio ed il rosso, che diventano segno distintivo della società.
Dopo le interruzioni dovute allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel 1918 il presidente Ferdinando Arcari tenta di ricostruire una squadra competitiva, ma nel 1927 entra in crisi, riuscendo a salvarsi dalla retrocessione solo grazie all'allargamento dei gironi della Divisione Nazionale. Ma è solo l'inizio del declino.
Con la nascita della Serie A a girone unico, nel giro di un biennio la Cremonese scivola inesorabilmente in Serie B e da qui, nel 1935, dritto in serie C, dove però gioca una sola annata, riuscendo a riconquistare subito l'accesso alla cadetteria. Da questo momento, il club vive alterne vicende, con una continua altalena tra le categorie.
Tra il secondo dopoguerra e gli anni Sessanta, la Cremonese vive i suoi anni più bui, caratterizzati da problemi non solo sul campo ma anche a livello societario e finanziario; le cose iniziano a migliorare sul finale del decennio, ma è negli anni Settanta che inizia la vera e propria rinascita, con il ritorno in Serie B.
La promozione in massima serie arriva al termine della stagione 1983-1984, dopo ben 54 anni di attesa: da questo momento, la Cremonese vive un periodo di sali-scendi, con un periodo di gloria nei primi anni Novanta e il declino nella seconda metà del decennio, con il ritorno addirittura in Serie C, fino alla C2, riuscendo a centrare la tanto agognata promozione in massima serie solo al termine della stagione 2021-2022. Ma la permanenza tra i grandi ha breve durata e già l'anno seguente la Cremonese riscivola in cadetteria.
Alcune curiosità sulla Cremonese
Scopriamo insieme alcune curiosità sulla Cremonese:
· I colori sociali. All'atto della fondazione, i colori sociali scelti sono il bianco e il lilla, con pantaloncini neri; dal 1913, invece, la Cremonese veste i colori grigio e rosso, da cui deriva il nome con cui vengono chiamati i suoi giocatori e i suoi tifosi, i grigiorossi appunto.
· Lo stemma. Il simbolo della Cremonese è lo stemma civico, diviso in due parti: la sinistra, a strisce bianche e rosse, la destra azzurra con il braccio rosso e argento che stringe in mano una palla d'oro; il tutto su un cerchio aureo bordato di grigio e rosso, con le lettere dell'acronimo della società, USC.
· Il centro sportivo. La Cremonese ha la sua sede nel centro "Giovanni Arvedi", che porta il nome del presidente che lo ha voluto e realizzato: ampi spazi verdi e 5 campi da calcio di misura regolamentare, a cui si aggiungono un edificio di due piani all'interno del quale si trovano uffici, sala stampa e riunioni, camere ad uso foresteria e un ampio spazio ricreativo, e un altro corpo con spogliatoi, palestra, sala massaggi, sala per la fisioterapia e per l'idromassaggio, oltre ad altri spazi per attività ricreative.
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