Del Piero, una vita in bianconero, ancora oggi resta un calciatore simbolo del calcio italiano e internazionale
Alessandro Del Piero, per tutti Alex. Classe 1974, è un ex giocatore italiano. Non solo, è tuttora considerato, e a ragione, uno dei migliori calciatori italiani e uno dei più grandi attaccanti della sua generazione (e della storia del calcio italiano e internazionale), specialista indiscusso nelle punizioni e nei calci piazzati.
La carriera calcistica di Alex Del Piero
La passione per il pallone ha sempre accompagnato la vita di Alessandro Del Piero, che fin da piccolissimo ha manifestato il suo talento naturale nelle partite giocate nel campetto parrocchiale di Saccon. Inizialmente gioca in porta, come da desiderio della mamma, che avrebbe voluto che diventasse portiere, per limitare gli infortuni; ma il fratello maggiore Stefano lo porta verso il suo ruolo naturale in attacco: ed è l’inizio della sua fortuna.
Dopo aver giocato nel Padova, nel 1993 Del Piero firma il contratto che gli avrebbe cambiato la vita: la Juventus, la sua squadra del cuore, decide di puntare su di lui, facendolo giocare prima nella formazione Primavera e poi nella squadra maggiore. Arriva così il grande salto verso la Serie A, e poi nelle competizioni europee.
L’apoteosi della sua carriera arriva alla metà degli anni Novanta, quando, nella stagione 1995-1996, la società bianconera decide di lasciar partire Roberto Baggio e puntare tutto Alex, nonostante una certa perplessità sia da parte della stampa dell’epoca sia della tifoseria bianconera. Ma Del Piero ripaga subito la fiducia che gli è stata data, conquistando presto il cuore dei tifosi e non solo.
Col 10 sulle spalle, Del Piero si mostra un perfetto “numero 10”: promosso definitivamente capitano della Juve nel 2002, resta sempre fedele al suo vero amore anche quando, in seguito alla vicenda Calciopoli, la squadra viene relegata alla retrocessione in Serie B, con 17 punti di penalizzazione. È il 2006 ed è anche l’anno del Mondiale di Germania: Alex alza al cielo di Berlino la Coppa del Mondo da giocatore di serie cadetta.
Dopo 19 lunghe stagioni in bianconero, il 13 maggio 2012, Del Piero disputa la sua ultima partita in campionato con la maglia della Juventus, segnando il 290º gol della sua carriera bianconera ai danni dell’Atalanta. Ma non appende gli scarpini al chiodo e decide di continuare a giocare a calcio: Del Piero approda prima al Sidney FC (2012), e poi al Delhi Dynamos, con cui chiude la sua carriera nel 2014.
Alcune curiosità su Del Piero
Scopriamo alcune curiosità sull’idolo bianconero:
- Il soprannome. Tutti lo chiamavano Pinturicchio. Questo nome è stato dato a Alex Del Piero dallo stesso Gianni Agnelli e deriva dal paragone con Bernardo di Betto Betti, il Pinturicchio appunto (cioè piccolo pintor, piccolo pittore), artista quattrocentesco della scuola umbra, così chiamato per via della sua corporatura minuta, che però era dotato di una straordinaria abilità nel dipingere. Anche Alex, nonostante la sua corporatura meno robusta (173 centimetri di altezza per 73 kg circa di peso), aveva una padronanza assoluta del suo corpo e del pallone, con cui stregava letteralmente chiunque, gli avversari sul campo e i tifosi sugli spalti e fuori. Riconoscimento che gli veniva e gli viene tuttora dato non solo dai bianconeri, ma anche dai rivali. Perché davanti alla maestria non si può che inchinarsi e cantare le giuste lodi.
- Un palmares con i fiocchi. Nel corso della sua lunga carriera, Del Piero ha conquistato una lista infinita di trofei e riconoscimenti individuali, registrando anche numerosi record: ricordiamo il record di presenze ufficiali in maglia bianconera (705), di stagioni alla Juve (19) e di stagioni con la fascia di capitano (11), con ben 290 reti segnate; inoltre, conta 91 presenze in maglia azzurra, con 27 goal segnati.
- La vita privata. Ragazzo e poi uomo semplice e riservato, Alex Del Piero non ama mettere la sua vita privata sotto ai riflettori: dopo una lunga storia d’amore, nel 2005 ha sposato in gran segreto la donna della sua vita, Sonia, dalla quale ha avuto 3 figli; ora vive con loro a Los Angeles, dove è proprietario di una squadra di calcio dilettantistica, LA10, e gestisce una Juventus Academy e un ristorante italiano, il “N.10”, un locale esclusivo che però offre soluzioni anche a costi più contenuti. Inoltre, dal 2015 è opinionista di Sky Sport. Ora tutti sperano in un suo ritorno a Torino. Chissà cosa gli riserva il futuro…?!
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