Era già tutto deciso, la sfuriata post Coppa Italia ha solo accelerato
Ormai non ci sono più dubbi: Massimiliano Allegri non sarà più l'allenatore della Juventus. Col senno di poi, l'atteggiamento super teso del tecnico nella fase decisiva della finale di Coppa Italia contro l'Atalanta (con tanto di lite con arbitro, espulsione, multa e squalifica) ha avuto un perché: il ct toscano voleva a tutti i costi vincere un titolo, per dimostrare alla dirigenza di essere ancora un valido allenatore. Ma i conti sono già fatti da tempo e il comportamento tenuto nel post match nei confronti del direttore sportivo Cristiano Giuntoli non ha fatto altro che accelerare un percorso già definito. La Juventus pensa già al post-Allegri (da tempo) e nessun risultato poteva far loro cambiare idea, figurarsi una Coppa Italia che per un club dalla storia della Juventus rimane un titolo misero. Era buono giusto per permettere ad Allegri di salvare almeno la faccia, ma ha rovinato tutto lui stesso con gli atteggiamenti del finale.
La Juventus ha valutato cosa fare: le giustificazioni ci sono
Tuttavia, l'intenzione della dirigenza bianconera era comunque quella di permettere al tecnico di concludere la stagione, e poi non rinnovare il contratto nel corso dell'estate. Ma i fatti dello Stadio Olimpico hanno inevitabilmente bruciato quel pizzico di rapporto che ancora rimaneva fra allenatore e dirigenza, tanto che la Juventus starebbe pensando all'esonero immediato. Sarebbe un gesto forte nei confronti dell'allenatore, come a voler ricordare a lui (e a tutti) chi comanda, ma con sole tre giornate di campionato da giocare e più nulla da chiedere da parte dei bianconeri matematicamente qualificati per la prossima Champions League, non sortirebbe praticamente alcun effetto sulla squadra. A quanto pare, gli avvocati stanno valutando se i comportamenti di mercoledì dell'Allegri furioso (con tutti) possano rientrare nella cosiddetta "giusta causa", per procedere a un licenziamento immediato per il tecnico che sempre all'Olimpico ha avuto anche un acceso diverbio a suon di minacce con il direttore del quotidiano Tuttosport, reo - a suo dire - di servilismo nei confronti della società. La Juventus non ci sta più.
Tutto pronto per l'arrivo a Torino di Thiago Motta, eroe a Bologna
Per il post Allegri, il nome che circola già da settimane è quello di Thiago Motta, l'uomo che ha permesso al Bologna di conquistare la qualificazione per la Champions League 2024/2025. Il brasiliano ex Inter era stato accostato anche al Paris Saint-Germain - dove ha chiuso la carriera da giocatore nel 2018 - ma poi la dirigenza qatariota ha confermato la fiducia a Luis Enrique e così la Juventus ha rafforzato i contatti con l'ex difensore, che pare ormai cerco di sedere sulla panchina dei bianconeri con un contratto di due anni, con opzione per un terzo. Una soluzione che alla Juventus costerà meno rispetto al precedente accordo con Allegri ma promette di ridare linfa a una formazione che, inutile girarci intorno, ha bisogno di una scossa. Non tutti sono per l'addio ad Allegri, ma giunti a questo punto non c'è più nulla che lo possa salvare.
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