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Tennis
Sarà l’eleganza dei colpi o la grandezza di alcune rivalità tra i famosi campioni: il tennis rimane uno degli sport più seguiti in Italia e non solo. Una sfida resa ancora più avvincente dal fatto che si tratta dello sport singolo per eccellenza. La storia moderna del tennis viene fatta iniziare alla fine dell'800: proprio nel 1877 viene organizzata la prima edizione di Wimbledon, a pochi anni dalla definizione delle regole di base del gioco che sono rimaste praticamente immutate fino a oggi. Un'altra caratteristica che nel corso del tempo non è mai cambiata è la centralità dell'atleta da un punto di vista tecnico, fisico e mentale. Se si esclude il caso del doppio dove si gioca a coppie, la vittoria o la sconfitta sono da imputare esclusivamente alle prestazione del tennista (o della tennista) in campo.
Le superfici del tennis
E a proposito di campo, bisogna subito sottolineare una delle peculiarità del tennis. Si tratta dell’unico sport dove si compete su superfici diverse a seconda dei tornei. Ognuno ha le sue caratteristiche e i suoi specialisti, anche se ormai tutti i tennisti di alto livello sono in grado di competere al massimo su ogni superficie. L’erba naturale è probabilmente la più affascinante e garantisce alla palla una velocità piuttosto elevata con rimbalzi bassi e poco regolari. Agli estremi opposti c’è la terra rossa che invece impone dei rimbalzi decisamente più alti con una velocità della pallina molto più ridotta. A metà strada si colloca invece il cemento (o in generale il campo sintetico) con un rimbalzo che rimane alto ma senza una riduzione così importante della velocità della pallina.
Tennis calendario
Il calendario del tennis non è strutturato solamente su superfici diverse, ma anche su tornei che hanno un’importanza e un peso specifico differente sia per prestigio che ai fini della classifica generale mondiale. I tornei principali sono i cosiddetti quattro Slam: l’Australian Open si gioca a Melbourne sul cemento a fine gennaio, mentre il Roland Garros è il più importante torneo di terra rosa che si tiene a Parigi tra fine maggio e inizio giugno. A cavallo tra giugno e luglio è poi in programma Wimbledon a Londra, massima competizione sull’erba. Infine lo Us Open si gioca sul cemento di New York tra la fine di agosto e inizio settembre.
Questo vale in generale sia per il circuito maschile ribattezzato Atp (Association of Tennis Professional) sia per quello femminile conosciuto come Wta (Women’s Tennis Association). Appena al di sotto degli Slam ci sono le Atp Finals e le Wta Finals, torneo a cui partecipano gli e le otto migliori tennisti/e dell’anno. Esiste poi una precisa gerarchia di altri tornei meno importanti degli Slam e delle Finals. Per gli uomini abbiamo i Masters 1000, gli Atp 500, gli Atp 250. Esistono poi i circuiti Challenger e Itf Tour che sono i livelli più bassi del professionismo maschile, da cui però si parte per accedere ai tornei più importanti. Funziona analogamente il calendario femminile con i Wta 1000, i Wta 500, i Wta 250, i Wta 125 e il circuito Itf. A questi tornei si aggiungono poi i Giochi Olimpici sia maschili che femminili.
Classifica di tennis
I tornei servono a stabilire la classifica degli atleti più forti al mondo. Ogni torneo attribuisce un punteggio prestabilito ai partecipanti dal vincitore in giù. Giusto per avere qualche metro di paragone, il vincitore o la vincitrice di uno Slam ne conquistano 2000, l’altro finalista maschile 1300 mentre quello femminile 1200. E così funziona anche per gli altri tornei con un punteggio massimo per il trionfatore che si intuisce dal numero che contraddistingue il nome della competizione (1000, 500, 250…).
Per quanto riguarda gli uomini per stilare la classifica dei migliori tennisti si tengono conto dei risultati ottenuti nelle ultime 52 settimane: in altre parole significa che la graduatoria monitora l’andamento dei giocatori sempre su base annuale. Recentemente anche il ranking Wta ha approvato una modifica che orienta la graduatoria nella direzione di una valutazione basata sulle 52 settimane precedenti, seppur con qualche differenza molto tecnica. Oltre a determinare i rapporti di forza tra gli atleti le classifiche sono indispensabili per l’organizzazione del calendario dei tornei.
La partita di tennis
Fin qui abbiamo analizzato a livello generale il funzionamento del tennis. Ora vediamo come sono strutturate le singole partite. I match possono essere al meglio dei tre set o al meglio dei cinque: quest’ultima formula è usata solamente per gli Slam maschili però. Un singolo set è costituito dai game, ognuno dei quali vede uno dei due atleti a turno in battuta. Il set viene vinto quando uno dei due giocatori arriva ad almeno 6 game con un margine di due game sull’avversario. Ogni game a sua volta si gioca con un sistema particolare di quattro punti che prevedono queste diciture: 15, 30, 40 e il game stesso. Si vince il game solo con due punti di vantaggio sull’avversario: questo significa che arrivati al 40-40 si accede ai cosiddetti vantaggi. Un giocatore dovrà fare due punti consecutivi per conquistarsi il game.
Un’eccezione del tutto particolare si verifica nel caso di un set che arrivi al 6-6. In questo caso si gioca il tie-break: i punteggi non sono calcolati come negli altri game, ma bensì con la normale sequenza di numeri. Il tie break viene vinto quando uno dei due giocatori arriva a 7, ma con almeno due punti di vantaggio. Se ci si trova per esempio al 6-6, il tie break andrà avanti finché uno dei due non conquisterà due punti consecutivi.