Stefano Pioli, un campione sfortunato che dopo la sua carriera come calciatore è diventato un bravissimo allenatore.
Stefano Pioli, attuale tecnico del Milan, ha una lunga esperienza in ambito calcistico in quanto ha iniziato come giocatore mostrando la propria abilità in numerosi team italiani. In campo ricopriva posizioni difensive ed era un ottimo stopper. Ripercorriamo i giorni d’oro e anche i periodi bui di questo campione italiano.
Da calciatore ad allenatore
Stefano Pioli nasce a Parma nel 1965, inizia a giocare a calcio nella sua città natale e poco dopo passa alla Juventus con cui riesce a conquistare uno scudetto. Si tratta del punto più alto della sua carriera in quanto, negli anni successivi, è titolare in squadre di serie B come Verona e Fiorentina. Termina i suoi giorni come calciatore in serie C, in formazioni come il Padova e la Pistoiese. La carriera di Stefano Pioli, secondo il parere di molti, poteva decollare ma non l’ha fatto a causa dei numerosi infortuni che l’hanno colto. È andato incontro a frequenti rotture del metatarso, un osso del piede che l’ha costretto a vari stop forzati.
Egli, però, è molto appassionato di calcio quindi, anche dopo il suo pensionamento come calciatore, ha deciso di rimanere in questo mondo e diventare allenatore. Ha iniziato nel 2003 con la Salernitana, poi è passato al Parma, al Grosseto, al Chievo, al Palermo fino a giungere alla Lazio nel 2014. Da qui è stato contrattualizzato dall’Inter, poi dalla Fiorentina e adesso siede sulla panchina del Milan. Paolo Maldini, in direttore tecnico della squadra, l’ha riempito di complimenti alla fine del suo primo campionato in rossonero e ha deciso di confermarlo anche per i campionati successivi.
I suoi schemi preferiti come allenatore sono il 4-2-3-1 oppure il 3-5-2, cha alterna in base alla squadra e al tipo di partita che deve affrontare.
Curiosità su Stefano Pioli
Stefano Pioli è un grande appassionato di sport in generale, oltre al calcio ha praticato ciclismo e basket. La pallacanestro lo appassiona così tanto che non di rado ha tentato di portare qualche azione distintiva di questa disciplina anche in ambito calcistico.
Nel 1994, quando era ancora un calciatore, ha avuto un malore sul campo della partita Fiorentina Bari, si è trattato di un arresto cardiaco che l’hanno costretto in ospedale per qualche giorno.
Stefano Pioli è appassionato di cinema, i suoi film preferiti sono quelli con Sandra Bullock e apprezza anche la musica, gli piacciono i classici italiani, la sua canzone favorita è “la donna cannone” di De Gregori.
Non tutti sanno che si è fatto tatuare un nastro nero, le iniziali e il numero di Davide Astori, il giocatore della Fiorentina scomparso prematuramente quando Stefano Pioli allenava la squadra.
Una sua frase passata alla storia è: ”vincente non è solo chi vince ma chi raggiunge l’obiettivo”, che permette di capire qual è la sua mentalità, sia nella vita che in campo.
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