Jai Hindley, carriera e palmarès del primo australiano vincitore del Giro d'Italia
L'edizione 2022 del Giro d'Italia è già automaticamente entrata nella storia: Jai Hindley è infatti il primo australiano ad aver conquistato la Maglia Rosa al termine delle tre settimane corse attraverso la penisola italiana. Un'impresa che non era riuscita nemmeno alla leggenda del ciclismo australiano Cadel Evans.
A onor del vero il corridore della Bora Hansgrohe ha meritato il trionfo, nonostante i pronostici della vigilia di questo Giro d'Italia 2022 lo vedessero ben più indietro rispetto ai corridori favoriti.
Jai Hindley, il colpo su Carapaz
Il grande sconfitto di questa edizione è sicuramente l'ecuadoriano Richard Carapaz, trionfatore nel 2019 con la casacca della Movistar e partito come l'uomo da battere, anche grazie al solito squadrone della Ineos costruito appositamente per andare alla ricerca della tripletta, dopo le vittorie nel 2020 con Tao Geoghegan Hart e nel 2021 con Egan Bernal.
Carapaz sembrava sulla buona strada dopo aver conquistato la Rosa al termine della frazione Santena-Torino, ma non aveva ancora fatto i conti con un Jai Hindley in ottima forma nella tappa decisiva sulle Dolomiti con arrivo sulla Marmolada. A meno di 2 kilometri dal traguardo il 26enne della Bora Hansgrohe ha sferrato un attacco decisivo che ha portato il rivale ecuadoriano a crollare e perdere ben 1' e 28" in classifica.
Jai Hindley, il precedente al Giro 2020
Hindley si è difeso molto bene nella cronometro finale dove di fatto ha ceduto solamente qualche secondo a Carapaz. Non si è quindi ripetuta la maledizione del 2020 dove proprio lo stesso Hindely si era presentato in Maglia rosa alla cronometro finale con lo stesso tempo del corridore della Ineos Tao Geoghegan Hart che però gli aveva poi rifilato 39 secondi assicurandosi così la Corsa rosa.
Jai Hindley, un 2021 nell'ombra
Il 2020 sembrava potessere essere l'anno della svolta per il giovane australiano dopo il secondo posto al Giro e la vittoria nella tappa con arrivo ai Laghi di Cancano, ma era stato seguito da una stagione 2021 molto deludente costellata da ritiri, infortuni e nessuna vittoria nel palmarès. Il rischio è che il risultato al Giro 2020, corso in via eccezionale ad ottobre causa Covid, fosse stato un exploit isolato nella sua carriera.
Jai Hindley, il riscatto nel 2022
La Bora Hansgrohe a cui è approdato proprio a inizio anno lo ha però voluto in squadra a formare un interessante quartetto di corridori insieme a Wilco Kelderman, Emanuel Buchmann e Lennart Kämna, capace di vincere nell'arrivo sull'Etna. Un momento decisivo per Hindley è stato il successo in volata sul Monte Blockhaus che di fatto lo ha proiettato nella posizione di capitano della sua formazione.
Da quell'istante ha corso un Giro senza particolari guizzi, ma senza nemmeno perdere mai terreno dagli altri corridori. Il tutto fino all'azione decisiva sulla Marmolada dove ha invece dimostrato di valere la Maglia Rosa che due anni prima era riuscito solamente a sfiorare.
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Enrico Forzinetti
Betscanner