Mercedes in crisi, continuano i problemi alla monoposto e tornano le voci sul ritiro di Lewis Hamilton
Dopo quattro Gran Premi del Mondiale 2022 di Formula 1 ormai è diventato ufficiale il momento di crisi nera non solo per la Mercedes, ma soprattutto per Lewis Hamilton. Dal combattere per l'ottavo titolo mondiale in carriera a fine 2021 ad affondare nella seconda metà della classifica nei Gp di Australia e dell'Emilia Romagna nel 2022. Senza contare la misera settima posizione in classifica generale, con appena 28 punti. Un bottino così scarno non lo aveva racimolato nemmeno negli anni più complicati ai tempi della McLaren.
Mercedes in crisi, la rivalità interna
A rendere ancora tutto più complicato per Lewis c'è poi la nuova rivalità dentro la scuderia. Andato via il fedele scudiero Vallteri Bottas che mai ha messo in dubbio la gerarchia interna alle Frecce d'Argento, ora è arrivato il britannico George Russell. Da tutti considerato uno dei migliori giovani piloti della F1, Russell ha subito dimostrato di voler fare bene riuscendo comunque a concludere sempre nelle prime 5 posizioni e collocandosi al momento come quarto in classifica con 49 punti.
Mercedes in crisi, i problemi alla monoposto
A onor del vero però bisogna dire che la W13 non è nemmeno lontana parente della monoposto che fino letteralmente alle ultime curve del Gran Premio di Abu Dhabi del 2021 aveva lottato per il titolo con la Red Bull di Max Verstappen. Il cambio di regolamento riguardante la struttura delle monoposto è stato un vero boomerang per la Mercedes.
La casa automobilistica ha infatti lavorato a una monoposto senza pance laterali: una rivoluzione assoluta che aveva dato ottimi risultati in galleria del vento. Ma alla prova dei fatti sulla pista la musica è totalmente cambiata a causa dell'ormai famigerato effetto purposing. Si tratta dell'oscillazione che rende la macchina molto difficile da guidare per il pilota. Un problema a cui al momento non è ancora stata trovata una reale soluzione.
Anche per questa ragione l'atmosfera in casa Mercedes è a dir poco difficile, per usare un eufemismo. Lo testimonia anche l'intervento del team principal Toto Wolff in collegamento radio con Hamilton, dopo il pessimo tredicesimo posto a Imola condito tra l'altro dal doppiaggio da parte di Max Verstappen. "Lewis, mi dispiace per quello che hai dovuto guidare. Lo so che la macchina è inguidabile e non è quello che ci meritiamo. Andremo avanti, ma è stata una gara terribile" le parole di Wolff.
Mercedes in crisi, le voci sul ritiro di Hamilton
Ed è bastato questo inizio di stagione molto complicato a far ripartire le voci di un possibile ritiro del sette volte campione del Mondo. Un argomento di cui si era molto parlato già dopo l'amara sconfitta ai danni di Max Verstappen che aveva portato il britannico a scomparire per mesi dai riflettori e a far circolare molte indiscrezioni sul suo futuro.
Voci che immancabilmente sono riprese in maniera molto insistente, vista l'amarezza legata a risultati così scadenti per una Mercedes che è ha conquistato ben otto mondiali di fila prima prima del ritorno della Red Bull. Ma in questa occasione è stato lo stesso Lewis Hamilton a chiarire ogni dubbio con un post su Instagram in cui ricorda che spetta solamente a lui scegliere il momento in cui dare l'addio definitivo alle corse.
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Enrico Forzinetti
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