Addio di Mattia Binotto alla Ferrari, le motivazione del passo indietro del team principal e chi potrebbe sostituirlo
Dopo le voci insistenti circolate nelle scorse settimane e nonostante la secca smentita via social, ora è ufficiale: dal prossimo 31 dicembre Mattia Binotto dirà addio alla Ferrari di cui è stato team principal. "Con il dispiacere che ciò comporta, ho deciso di concludere la mia collaborazione con Ferrari - ha commentato Binotto - Lascio un'azienda che amo, della quale faccio parte da 28 anni, con la serenità che viene dalla convinzione di aver compiuto ogni sforzo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Lascio una squadra unita e in crescita. Una squadra forte, pronta, ne sono certo, per ottenere i massimi traguardi, alla quale auguro ogni bene per il futuro".
Addio di Mattia Binotto alla Ferrari, le voci degli scorsi giorni
A riportare per la prima volta l'indiscrezione era stata la Gazzetta dello Sport dello scorso 15 novembre, proprio pochi giorni prima dell'ultima corsa ad Abu Dhabi. Un Mondiale 2022 di F1 in cui la Ferrari ha collezionato quattro vittorie totali, il secondo posto nella classifica piloti con Charles Leclerc e il secondo in quella costruttori. Ma a pesare sull'addio dell'ormai ex team principal c'è stata sicuramente l'incapacità negli ultimi quattro anni sotto la sua guida di competere davvero per la vittoria del titolo.
Addio di Mattia Binotto alla Ferrari, un Mondiale 2022 deludente
La stagione appena conclusa era partita con ottimi auspici viste le vittorie nei primi Gp primaverili da parte di Charles Leclerc. La Rossa ha però avuto un declino a livello di prestazioni, con la Red Bull che ha rapidamente recuperato il terreno perso andando poi a dominare una stagione dove la scuderia di Maranello ha subìto anche il ritorno della Mercedes, partita malissimo a inizio campionato.
In definitiva più ombre che luci nel Mondiale 2022 della Ferrari che si è resa protagonista anche di strategie sbagliate del muretto, condite da errori alla guida da parte dei piloti che già a metà stagione hanno definitivamente compromesso le possibilità di vittoria del campionato.
Addio di Mattia Binotto alla Ferrari, il rapporto difficile con Leclerc
Altro fattore centrale per l'addio di Binotto alla Ferrari è stata la rottura del rapporto personale con Leclerc, testimoniato ad esempio dal diverbio plateale al termine del Gp a Silverstone a causa di una discutibile strategia Ferrari che ha fatto vincere Carlo Sainz. Ma le divergenze sono emerse anche in Brasile con il muretto che ha deciso di non cedere la posizione dello spagnolo al monegasco, ancora nel pieno della corsa con Sergio Perez per il secondo posto in classifica generale.
Addio di Mattia Binotto alla Ferrari, la corsa al successore
Al momento il ruolo di team principal della scuderia è stato affidato ad interim all'amministratore delegato Benedetto Vigna, ma si sta già ragionando sulla figura che subentrerà al suo posto. In pole position c'è il francese Frederic Vasseur che attualmente ricopre lo stesso ruolo per il team satellite Alfa Romeo-Sauber e ha alle spalle una solida carriera nel mondo delle corse, soprattutto nelle categorie minori, dove ha lavorato tra gli altri con un giovanissimo Lewis Hamilton e George Russell. Da non dimenticare che Charles Leclerc ha esordito in F1 nel 2018 nella Sauber diretta proprio da Vasseur.
Se le ricostruzioni fossero confermate in questo senso si tratterebbe di un netto cambio di direzione rispetto alla figura di Binotto. L'ex team principal aveva infatti alle spalle una carriera molto più tecnica, iniziata in Ferrari nel 1995, per diventare nel corso degli anni prima capo dei motoristi, poi direttore tecnico e infine team principal, prendendo il posto di Maurizio Arrivabene nel 2019.
Enrico Forzinetti
Betscanner