L'ultimo Gran Premio di Formula 1 corso ad Abu Dhabi è stato un ottimo riassunto della stagione 2022. Uno straripante Max Verstappen ha conquistato la sua quindicesima vittoria stagionale, un record che sarà davvero difficile da eguagliare o battere in futuro. Dietro di lui un grande Charles Leclerc che così ha vinto il testa a testa con Sergio Perez per la seconda posizione in classifica generale. Il messicano ha conquistato il terzo gradino del podio del Gp e del Campionato.
Analisi stagione F1 2022, il dominio Verstappen (e RedBull)
Da un Mondiale 2021 conquistato (tra le polemiche) nelle ultime curve del circuito di Abu Dhabi, a un stagione 2022 dominata dall'inizio alla fine. Se ce ne fosse ancora bisogno, Max Verstappen ha mostrato il suo talento cristallino, sfruttando al meglio la superiorità della RedBull che ha conquistato ben 17 Gran Premi complessivi, vincendo anche il titolo costruttori che mancava da nove anni. Se si vuole trovare a tutti i costi, l'unico neo della stagione della scuderia guidata da Chris Horner è stato il secondo pilota Sergio Perez. Il messicano ha sì conquistato la vittoria a Monaco e Singapore, ma con una RedBull del genere non è riuscito a tenere dietro Leclerc in classifica generale e regalare così una doppietta al team austriaco.
Analisi stagione F1 2022, la partenza boom e le difficoltà della Ferrari
Una primavera incredibile per il monegasco aveva fatto sognare tutti i grandi appassionati nel vedere un testa a testa Verstappen-Leclerc per il Mondiale 2022, grazie a una Ferrari che nei Gp iniziali si era mostrata superiore a tutte le altre vetture. Le cose però sono cambiate molto rapidamente dal quarto Gran Premio in poi in cui la RedBull ha recuperato il terreno perso, mentre la casa di Maranello ha iniziato ad inanellare troppo problemi tecnici ed errori del muretto o dei piloti.
La Ferrari si era poi ripresa nel corso di alcuni Gp estivi con la prima vittoria di Sainz e il nuovo successo di Leclerc, accorciando un po' le distanze a livello di punti. Ma l'illusione è durata poco perché dalla fine di luglio in poi è iniziato un assoluto dominio RedBull, accompagnato dagli aggiornamenti poco performanti della F-75 che ha così subito anche il ritorno della Mercedes. Ma il divario a livello di auto e i troppi errori in casa Ferrari hanno ben presto chiuso il capitolo Mondiale nonostante Leclerc sia stato capace di rimanere sempre in corsa per il secondo posto. Ma per le aspettative create all'inizio probabilmente è un risultato troppo magro, tanto da far circolare voci sulla sostituzione del team principal Matteo Binotto.
Analisi stagione F1 2022, caduta e risalita della Mercedes
Dal combattere fino all'ultima curva nel Mondiale 2021 al baratro iniziale della stagione 2022: la Mercedes ha vissuto una prima parte di stagione da incubo a causa del fenomeno del purpoising, le oscillazioni della vettura provocate da scelte aerodinamiche azzardate, che hanno reso la macchina davvero difficile da guidare nei rettilinei e ne hanno condizionato pesantemente le prestazioni.
Nel corso dell'anno la casa tedesca ha provato ad adottare diverse soluzioni per migliorare il fondo della vettura e limitare queste oscillazioni, ma la svolta è arrivata solo dall'autunno quando le Mercedes hanno recuperato competitività arrivando anche alla doppietta in Brasile, con la prima vittoria in carriera di George Russell che in classifica è riuscito anche a precedere il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, per la prima volta da 15 anni a questa parte senza neanche un successo in stagione. Per il team guidato da Toto Wolff, abituato a dominare la scena della Formula 1 negli ultimi anni, è stata una stagione da dimenticare.
Analisi stagione F1 2022, tutti gli altri team
In un Mondiale dominato da due scuderie (prima del ritorno in gioco della Mercedes), tutti gli altri team sono stati un po' relegati a ruolo di comprimari. In particolare la McLaren in cui Daniel Ricciardo è sempre sembrato una copia sbiadita di se stesso, mentre Lando Norris ha mostrato le sue capacità seppur non supportato dalla vettura. Menzioni d'obbligo meritano due piloti che hanno fatto la storia della F1: nonostante un'Alpine inaffidabile, Fernando Alonso ha sempre lottato dando tutto il possibile, mentre Sebastian Vettel ha dato l'addio alle corse dopo un anno in cui ha probabilmente ottenuto il massimo alla guida della Aston Martin.
Enrico Forzinetti
Betscanner