Inzaghi, allenatore del Benevento, aspetta di sapere cosa lo aspetta nella prossima stagione
Filippo “Pippo” Inzaghi, ex attaccante e allenatore di calcio, classe 1973. Fratello maggiore di Simone, anche lui ex calciatore e allenatore.
Attaccante puro, rapido ed abile nell’approfittare delle distrazioni avversarie, Inzaghi, nonostante non fosse particolarmente dotato tecnicamente, ha saputo giocarsi le sue carte migliori, diventando uno degli attaccanti più prolifici della sua generazione e della storia del calcio mondiale: tra club e Nazionale, ha giocato globalmente 694 partite, portando il pallone a segno 316 volte, con una media di 0,46 goal a partita. Campione del mondo 2006, campione d’Europa col Milan nel 2003 e nel 2007, campione d’Italia con la Juventus nel 1998 e con il Milan nel 2004 e nel 2011.
La carriera calcistica di Superpippo
Avvicinatosi al mondo del calcio grazie al padre, grande tifoso del Milan, Pippo Inzaghi cresce calcisticamente nelle giovanili del Piacenza, con cui debutta nel calcio professionistico in serie cadetta a 18 anni, nel 1991; dopo il prestito al Leffe, in Serie C1, nel 1993 passa al Verona, in Serie B, dove i tifosi lo ribattezzano Superpippo. Tornato a Piacenza, contribuisce alla salita della squadra in serie maggiore.
Nel 1995, Inzaghi viene ceduto al Parma, dove diventa subito titolare della formazione allenata da Nevio Scala, ma con la riapertura della sessione autunnale del calciomercato, vengono presi gli accordi per un prestito al Napoli con diritto di riscatto; per vari motivi, l’accordo slitta di alcuni giorni, consentendogli di giocare la partita di Coppa delle Coppe con l’Halmstad, in cui Pippo segna dopo solo un minuto di gioco, diventando l’idolo dei tifosi e convincendo la società a bloccare il trasferimento.
Dopo una stagione nell’Atalanta (1996), Inzaghi firma il contratto con la Juventus: qui, dopo un inizio tra lo scetticismo generale, con Alex Del Piero diventa una coppia d’attacco fenomenale e debutta nelle massime competizioni europee.
Nel 2001, Inzaghi passa al Milan, dove rimane per 11 lunghi anni, mantenendo il suo ruolo fondamentale nella formazione rossonera, con cui vince due Champions League, una Coppa del mondo per club, due Supercoppe europee, due campionati di Serie A, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane, collezionando in totale 300 presenze e segnando 126 goal.
La carriera in panchina: futuro incerto per Pippo?
Dopo il ritiro dal calcio giocato (2012), Inzaghi accetta l’incarico di allenatore degli Allievi Nazionali rossoneri: ottiene l’abilitazione a tecnico professionista e inizia la sua carriera sulla panchina; nel 2014, poi, viene nominato CT della prima squadra: il decimo posto in campionato, però, con conseguente esclusione del Milan dalle coppe europee, gli comporta l’esonero a fine stagione.
Dopo aver allenato il Venezia (2016-2018), prima in Lega Pro e poi in serie cadetta, e il Bologna in serie maggiore (2018-2019), nel 2019 Inzaghi riceve l’incarico di tecnico del Benevento, che allena un anno in Serie B ed uno in A, retrocedendo nuovamente a fine stagione 2020-2021.
Ora il futuro di Pippo Inzaghi è incerto: il tecnico del Benevento, retrocesso matematicamente in Serie B, avrebbe già avuto i primi contatti con il Parma, club in cui l’ex attaccante ha militato nel suo passato.
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