Mathieu van der Poel, una carrriera che spazia dal ciclocross alle grandi Classiche del Nord
Quando sei figlio di un cacciatore di Grandi classiche come Adrie van der Poel e nipote di uno dei più grandi nomi del ciclismo francese, come Raymond Poulidor, è difficile che il tuo futuro sia lontano dalla due ruote. Così è stato per Mathieu van der Poel che a 27 anni è uno dei corridori di spicco del ciclismo internazionale.
Mathieu van der Poel, la doppietta al Fiandre
A dimostrarlo basterebbe anche solo il fatto di aver vinto due volte una Classica monumento del Nord Europa come il Giro delle Fiandre, corsa tradizionalmente appannaggio dei corridori belgi. L’olandese van der Poel invece è stato capace di imporsi nel 2020, arrivare secondo battuto in volata nel 2021 da Kasper Asgreen e ripetere il successo nel 2022 dopo un bel duello con il fenomeno del ciclismo internazionale Tadej Pogacar.
Mathieu van der Poel, inizio di stagione difficile
E dire che VDP, com’è conosciuto nel mondo degli appassionati di ciclismo, non ha avuto un inizio di stagione facile. Una caduta nel corso delle Olimpiadi di Pechino gli ha provocato importanti problemi alla schiena a cui si è aggiunta poi un’operazione al ginocchio all’inizio del 2022.
Van der Poel ha così potuto macinare pochi kilometri nelle prime settimane della stagione, anche se al suo ritorno sulla strada lo scorso 19 marzo si è subito classificato terzo alla Milano-Sanremo dietro Matej Mohorič ed Anthony Turgis, andando poi a vincere una tappa alla Settimana internazionale di Coppi e Bartali e conquistando qualche giorno dopo l’importante corsa fiamminga Dwars door Vlaanderen.
Mathieu van der Poel, i successi del passato
Ma il talento di Mathieu van der Poel non è esploso solamente quest’anno. Nel palmares dell’olandese c’erano già corse di primissimo piano vinte negli anni passati. Basti pensare che nel 2021 aveva ottenuto nell’ordine: la vittoria alla suggestiva Strade Bianche in Toscana, due successi alla Tirreno Adriatico, altrettanti al Tour de Suisse per poi coronare la stagione con una frazione del Tour de France, indossando anche quella maglia gialla che il nonno Poulidor non era mai riuscito a conquistare.
Ma se si guarda ancora più indietro ecco che spiccano anche una Freccia del Brabante e una Amstel Gold Race vinte entrambe nel 2019. Van der Poel è considerabile infatti uno specialista delle classiche del Nord, grazie alle sue eccezionali doti da passista e il suo spunto veloce in volata. Non è un caso che abbia ottenuto anche il terzo posto alla Parigi-Roubaix del 2021 corsa ad ottobre, dietro al nostro Sonny Colbrelli e Florian Vermeersch
Mathieu van der Poel, una carriera nel ciclocross
Ma l’aspetto più impressionante di VDP è la sua versatilità. L’olandese infatti non è solamente ormai un campione affermato del ciclismo su strada, ma è anche un fortissimo corridore di ciclocross. La carriera di Mathieu van der Poel è infatti iniziata proprio con questa disciplina corsa su brevi circuiti fuori strada nei mesi autunnali e invernali. Tra i principali successi si contano quattro titoli mondiali Elite tra il 2015 e il 2021, una Coppa del Mondo e tre titoli europei.
Mathieu van der Poel, l’MTB e l’infortunio a Pechino
Come se ancora non bastasse, Mathieu van der Poel è poi anche un eccellente corridore di mountain bike. Ma anche ai fenomeni del suo calibro possono succedere dei brutti incidenti: un esempio è stato proprio la clamorosa caduta durante la prova olimpica a Pechino di ciclocross in mountain bike che ha provocato il fastidioso infortunio alla schiena per l’olandese. Un brutto ricordo che è già stato spazzato via dalle vittorie di quest’anno
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Enrico Forzinetti
Betscanner