Daniele Bennati, chi è il nuovo ct della nazionale italiana di ciclismo

Daniele Bennati ha preso il posto di Davide Cassani come ct della nazionale azzurra di ciclismo: ecco chi è e cosa ha vinto l'ex corridore 41enne

Il ciclismo azzurro apre una nuova pagina della propria storia ripartendo dalla guida di Daniele Bennati come nuovo commissario tecnico della nazionale maschile. Il 41enne originario di Arezzo prende così il posto di Davide Cassani, in sella dal 2014 e dimessosi dopo i Mondiali in Belgio di fine settembre vinti dal francese Julian Alaphilippe. 

Bilancio di un’era 
 

Un’eredità importante da gestire per Bennati dopo che il suo predecessore è riuscito a ridare slancio al movimento ciclistico italiano ottenendo anche ottimi risultati. Basti pensare alle ultime quattro vittorie consecutive agli Europei su strada, l’ultima delle quali di Sonny Colbrelli in un’annata che lo ha visto anche trionfare alla Parigi-Roubaix. Ma anche i due Mondiali a cronometro di fila da parte di Filippo Ganna non sono un risultato per nulla scontato.

Sicuramente meno brillante è stato il bottino ai Mondiali in linea dove il digiuno azzurro dura ormai dalla vittoria di Alessandro Ballan nel 2008, anche se Matteo Trentin aveva sfiorato l’impresa conquistando l’argento nell’edizione del 2019. Allo stesso modo sono stati sotto le aspettative i risultati alle Olimpiadi di Tokyo e prima di Rio, dove però una caduta di Vincenzo Nibali ha negato all’Italia una medaglia pressoché certa. Circostanze che hanno sollevato anche polemiche intorno alla figura di Cassani.
 

Da dove riparte Daniele Bennati
 

Probabilmente all’Italia in questi anni è mancato quello spunto del fenomeno su cui possono contare altre nazionali, ma sicuramente Daniele Bennati ora si troverà a gestire una formazione italiana costituita da corridori molto solidi e d’esperienza, abituati alle competizioni internazionali. 

Così in attesa che sboccino le promesse del ciclismo italiano oggi Bennati può contare su nomi come quelli dei già citati Sonny Colbrelli e Matteo Trentin, ma anche Giacomo Nizzolo, Gianni Moscon, Diego Ulissi, Alberto Bettiol e Davide Ballerini. Senza dimenticare che per le prove contro il tempo oltre all’iridato Filippo Ganna, ci sono anche Edoardo Affini e Matteo Sobrero. 

La spinta di Cassani
 

La benedizione a Bennati è arrivata dallo stesso Cassani che in un tweet poco prima dell’ufficializzazione del passaggio del testimone lo ha definito “Serio e preparato, l’uomo giusto per un ruolo così importante”. Parole di peso visto che Bennati aveva fatto parte dal 2014 al 2017 delle spedizioni azzurre ai Mondiali proprio sotto la guida di Cassani che lo aveva voluto come regista del team azzurro. 

La carriera di Daniele Bennati

Ma sull’intera carriera di Daniele Bennati nessuno può davvero sollevare dubbi. 18 stagioni nel mondo del professionismo, dal 2002 al 2019, con un palmares di ben 54 vittorie che comprendono anche tre tappe al Giro, due al Tour de France e sei alla Vuelta.

Una vita da velocista a sgomitare nelle volate, ma anche a fare da gregario in alcune delle principali squadre del panorama ciclistico. Dagli esordi con l’Acqua&Sapone di Mario Cipollini, passando per la Lampre e la Liquigas e arrivando poi alla Saxo Bank, diventata Tinkoff nel 2014, di capitano Alberto Contador di cui è stato fedele scudiero. Infine le ultime stagioni prima del ritiro con la casacca della Movistar.

Nonostante abbia smesso soltanto nel 2019 all’invidiabile età di 39 anni, Bennati non si è mai allontanato dal mondo del ciclismo diventando subito un opinionista della Rai e partecipando alla trasmissione serale nel corso delle ultime Olimpiadi a Tokyo. 

Le altre nomine

Bennati è però solo la pedina più in vista dell’intera organizzazione del ciclismo italiano. Nella conferenza in cui è stato annunciato il suo ingaggio, è stato anche confermato Marco Villa alla guida della nazionale su pista. Dino Salvoldi invece passa dal team femminile a guidare gli Juniores, mentre le azzurre saranno allenate da Paolo Sangalli.

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Enrico Forzinetti
Betscanner