I corridori più affermati ormai sono delle sicurezze, ma sono tanti i giovani atleti che fanno ben sperare per le sorti del ciclismo italiano
Abbiamo ancora tutti negli occhi la storica vittoria di Sonny Colbrelli alla Parigi-Roubaix o il bis nella prova a cronometro di Filippo Ganna durante il Mondiale delle Fiandre. Risultati di corridori ormai affermati che non hanno bisogno di presentazione e che rappresentano alcuni dei migliori nomi del ciclismo italiano insieme a Damiano Caruso, Gianni Moscon, Matteo Trentin ed Elia Viviani. Senza dimenticare Vincenzo Nibali che però è alla fine della carriera. Ma dietro di loro come stanno crescendo le generazioni di atleti più giovani?
La risposta non è così facile da dare anche perché si sente spesso parlare di una crisi del ciclismo tricolore, alternata a elogi per i risultati ottenuti dalle punte di diamante azzurre. A onor del vero va detto che si tratta nella maggior parte dei casi di risultati di singoli fuoriclasse, mentre manca del tutto una squadra con bandiera italiana all'interno del World Tour. Ma questo non significa che non ci siano buone prospettive guardando al futuro.
I giovani del ciclismo italiano
Non si può non iniziare da un corridore che ha regalato l'ennesima vittoria italiana di questa estate magica. Si tratta di Filippo Baroncini, freschissimo campione del mondo su strada nella corsa in linea per Under 23 nelle Fiandre. Un giovane del 2000 che deve passare al professionismo con la Trek Segafredo nel 2022. Parlando di campioni del mondo Under 23 bisogna poi citare Samuele Battistella, che ha conquistato la maglia iridata nel mondiale Under-23 2019 nello Yorkshire. Atleta del ‘98 è attivo tra i professionisti da due anni con la maglia dell'Astana.
Tra i nomi più interessanti per il ciclismo italiano c'è quello di Giovanni Aleotti, diventato professionista proprio quest'anno nella Bora-Hansgrohe. Classe ‘99, è stato campione italiano Under-23 nella prova in linea del 2020. Aleotti ha anche ottenuto un secondo posto nell'edizione 2019 del Tour de l'Avenir, considerato la versione del Tour de France dedicato agli under 23.
Promesse nonostante gli infortuni
Da un campione italiano all'altro: l'attuale detentore della maglia tricolore è invece Gabriele Benedetti, classe 2000 che ha firmato per il passaggio ai professionisti nella stagione 2022-2023. Nel corso dell'estate Benedetti ha subito un brutto infortunio durante un allenamento, venendo investito da un furgone. Vittima di un recente incidente in allenamento è stato anche Alessandro Fancellu, 21enne dalle spiccate doti da scalatore al primo anno da professionista nella Eolo-Kometa di Ivan Basso.
Si è invece lasciato alle spalle i problemi fisici un'altra giovane promessa del ciclismo nostrano, Alessandro Covi, che ha anche fatto una bella figura nell'ultimo Giro d'Italia corso da esordiente. E tra i primissimi successi con la divisa della Uae Emirates a due anni dal debutto tra i pro va ricordata la classifica giovani del Giro di Sicilia di qualche settimana fa. Il presente è già roseo, ma il futuro promette ancora di più.
I migliori cronoman
Ma il ciclismo italiano può contare anche su talenti puri nelle cronometro. Oltre al già citato Filippo Ganna, uno degli atleti più promettenti è Matteo Sobrero, 24 anni, attuale campione italiano nelle corse contro il tempo. Aveva invece vinto il titolo europeo Under-23 a cronometro nel 2018 un altro ottimo giovane cronoman italiano: stiamo parlando di Edoardo Affini, 25 anni e con all'attivo già tre stagioni tra i professionisti. Una stella futura la potrà diventare diventare anche Antonio Tiberi, appena 20enne, che vanta già nel suo palmares la vittoria nella cronometro mondiale juniores del 2019.
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Enrico Forzinetti
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