Rui Patrício, portiere della Roma, ha alle spalle una lunga carriera tra Portogallo e Inghilterra
Rui Patrício, all’anagrafe Rui Pedro dos Santos Patrício. Calciatore portoghese classe 1988, milita nella Roma, nel ruolo di estremo difensore; campione di Euro 2016 con la Nazionale del suo Paese, ha conquistato anche la UEFA Nations League 2018-2019.
La carriera calcistica di Rui Patrício
La carriera calcistica di Rui Patrício inizia da piccolino, ma non nel ruolo in cui poi è diventato professionista: inizia, infatti, a giocare a calcio nel ruolo di attaccante, prima nelle giovanili del Leiria e poi in quelle del Marrazes; diventato portiere, nel 2000 approda al vivaio dello Sporting Lisbona, club con cui termina il percorso delle giovanili fino al debutto in prima squadra, nel 2006. Complice anche il trasferimento di Ricardo al Real Betis, in poco tempo Rui Patrício diventa titolare, preferito a Tiago Ferreira e Stojković.
Il capitolo della carriera calcistica di Rui Patrício allo Sporting è molto lungo: ben 12 stagioni, nel corso delle quali matura e cresce calcisticamente in modo esponenziale, risultando anche fondamentale per la conquista di numerosi titoli per la squadra: 3 Coppe di Portogallo (2006-2007, 2007-2008 e 2014-2015), 3 Supercoppe portoghesi (2007, 2008 e 2015) e la Coppa di Lega portoghese 2017-2018.
È giugno del 2018 quando Rui Patrício termina la sua lunga attività allo Sporting firmando il contratto che lo lega al Wolverhampton, club inglese militante in Premier League: come numero di maglia la scelta ricade sul numero 11, per lasciare libera la numero 1 in onore del nigeriano Carl Ikeme, storico portiere della squadra inglese, ritiratosi dalle attività agonistiche a causa di una grave leucemia.
La carriera di Rui Patrício nei Wolves dura 3 stagioni, nel corso delle quali Rui Patrício colleziona 127 presenze in totale: nell’estate del 2021, nel corso della sessione estiva del calciomercato, la Roma si aggiudica le sue prestazioni e lo porta in Serie A. Il debutto con i giallorossi risale al 19 agosto seguente, quando Rui Patrício scende in campo tra i pali nel match di Conference League vinto per 1-2 in casa del Trabzonspor; l’esordio nella massima serie italiana, invece, arriva 3 giorni dopo, nel successo casalingo 3-1 ai danni della Fiorentina. La sua prima annata in Italia si chiude con 54 presenze all’attivo tra tutte le competizioni e la conquista, il 25 maggio del 2022, della Conference League, con l’1-0 sul Feyenoord.
Alcune curiosità su Rui Patrício
Scopriamo insieme alcune curiosità sul portiere giallorosso:
- Caratteristiche tecniche. Rui Patrício è un portiere dotato di ottimi riflessi, carisma e personalità sul campo che ne fanno un vero e proprio leader per i suoi compagni di squadra; tra le sue doti maggiori, sicuramente spicca l’abilità e la capacità di parare i calci piazzati e i rigori.
- Primatista di presenze con lo Sporting Lisbona e con la Nazionale portoghese. Rui Patricio è il portiere con più presenze sia nella Nazionale portoghese (102) sia nello Sporting Lisbona (93) nelle competizioni UEFA per club.
- La statua a Leiria. Dopo la vittoria agli Europei di Portogallo del 2016, il signor Carlos Alberto Casimiro de Matos, un cittadino di Leiria, ha voluto onorare Rui Patrício per la splendida parata in finale su Griezmann finanziando la realizzazione di una statua, di fronte allo stadio Dr. Magalhães Pessoa.
- La vita privata e la sessualità. Sposato con la psicologa e sessuologa Vera Ribeiro, Rui Patrício ha due figli, Eva e Pedro. Data la professione della sua compagna di vita, il portiere giallorosso è conosciuto per i suoi consigli sulla sessualità: ha fatto molto il suo Manuale di seduzione e, prima del Mondiale del 2018 in Russia, in un programma radio ha esortato il CT portoghese a non proibire ai calciatori di avere rapporti prima della partita, perché aiutano a ridurre lo stress. Affermazioni che hanno creato non poche polemiche!
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