Bentancur, giovane talento uruguaiano, è diventato uno dei centrocampisti più forti del calcio mondiale
Rodrigo Bentancur Colmán, uruguaiano classe 1997, centrocampista della Juventus, oltre che della Nazionale uruguaiana. Lolo, in famiglia. Principe per i giornalisti italiani. Forse perché ha sostituito nel centrocampo bianconero il Principino Claudio Marchisio.
Estremamente tecnico, elegante, dotato di grandissima tecnica e straordinaria forza fisica, Bentancur è molto bravo negli inserimenti e nel dribbling, efficace nella fase difensiva, nel pressing e nell'intercettazione del pallone, anche se la sua irruenza lo spinge a prendere variopinti cartellini. Centrocampista moderno, è un interno di centrocampo, ma può adattarsi a tutti i ruoli.
La carriera calcistica di Bentancur
Bentancur è un prodotto dell'inesauribile cantera del Boca Juniors, ma la sua passione inizia da piccolissimo: dopo gli inizi nel Club Artesano di Nueva Helvecia, la sua città di nascita, a 9 anni entra a far parte del settore giovanile del Peñarol, per poi trasferirsi, a 12 anni, in Argentina al Boca, vivaio in cui percorre tutta la trafila fino alla prima squadra. Il suo esordio da professionista risale al 2015, all'età di diciassette anni, e a fine stagione il quotidiano ClarÃn lo elegge giocatore rivelazione dell'anno.
Nell'estate 2015, Bentancur approda a Torino in casa Juventus, nell'ambito dell'affare Tévez e arriva in Italia, esordendo in Serie A e diventando un punto fermo della rosa bianconera; colleziona vittorie e coppe e diventa a titolo definitivo della Vecchia Signora nel 2017, anche se gli argentini, comunque, si riservano il 50% dei proventi di una possibile futura vendita.
Alcune curiosità: quel numero 30…
Pochi sanno che, poche settimane dopo l'arrivo al club de la Bombonera, Horacio Garcia, uno dei più grandi osservatori della storia del Boca Juniors, disse: "Chiudetelo in una scatola di cristallo e fate in modo che non se ne vada mai da qua". Sicuramente un complimento più bello un ragazzo di quell'età non avrebbe potuto desiderare!
Arrivato, poi, alla Juve il cambiamento è evidente: Lolo cresce, non solo tecnicamente e come calciatore, ma anche fisicamente. Al Boca è un ragazzino magro e minuto, in Italia diventa più robusto e più forte, mantenendo comunque le sue caratteristiche di velocità e agilità.
La vita di Rodrigo Bentancur, però, non è sempre stata vittorie e gioie: a soli 4 anni rimane senza mamma, morta a causa di una grave malattia. Da quel giorno, si è preso cura di lui il padre Roberto, insieme alla sua nuova compagna Cecilia, ma l'amore per la madre Mary lo accompagna ogni giorno della sua vita e della sua carriera, tant'è che ha scelto il numero 30 per la maglia che indossa sul campo di calcio, in omaggio e ricordo al suo giorno di nascita.
Bentancur è un ragazzo estremamente umile, un ragazzo che, con tanto lavoro e poche chiacchiere, si è fatto da sé e di strada ne ha fatto tanta (e tanta è destinato ancora a farne). E tutt'oggi, quando ha la possibilità di tornare in Uruguay, gli piace passare del tempo con la sua famiglia, cogli amici di infanzia e tutti quelli che gli hanno voluto e che continuano a volergli bene, fare una passeggiata per le strade di Nueva Helvecia e ricordare il percorso che ha fatto e che lo ha portato ad essere quello che è e a stare dov'è adesso.
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