Simoni, un'intera vita per il calcio, adesso gli è stato anche dedicato un premio.
Luigi Simoni. Per gli amici, gli avversari, i tifosi e il popolo del calcio intero semplicemente "Gigi". Un uomo d'altri tempi, il "tecnico gentile" che ha attraversato sessant'anni di storia del calcio. Uno degli allenatori più amati e rispettati d'Italia, dallo stile misurato e mai sopra le righe. Una lunga carriera in panchina, durata quasi 40 anni, tra alti e bassi: promozioni e successi, come la Coppa UEFA con l'Inter e l'ambito riconoscimento della "Panchina d'oro 1997-1998", ma anche qualche delusione con 3 retrocessioni (due col Genoa e una con la Cremonese) e 8 esoneri.
La carriera di Gigi Simoni: dal campo alla panchina.
Prima della panchina, Gigi Simoni ha avuto un discreto curriculum da calciatore, nel ruolo di mezzala: dopo le giovanili nella Fiorentina, approdò al Mantova, poi Napoli, Torino, Juventus, Brescia e Genoa, dove chiuse la sua carriera calcistica nel 1974, a 35 anni. E proprio al Genoa aprì quella da allenatore, nel '75, subito vincente, guadagnando la promozione in Serie A.
Come allenatore, il suo nome è legato soprattutto alle ben 8 promozioni ottenute in carriera, 7 in serie maggiore e una in C1, e ai risultati conseguiti quando allenava la panchina dell'Inter nella stagione 1997-1998. È l'Inter dei tempi d'oro di Bergomi, Moreiro, Zamorano, Djorkaeff, e soprattutto di Ronaldo, "il Fenomeno"; una stagione bella ma al contempo dolorosa: è la stagione dell'intervento a valanga di Iuliano su Ronaldo, non fischiato dall'arbitro, e del secondo posto in campionato, dietro alla Juve; ma anche della finale di Coppa UEFA, sottratta alla Lazio a Parigi, trofeo che gli permise di essere insignito della Panchina d'oro. Ma Moratti lo esonera a novembre, e sicuramente se ne pentirà.
Oltre all'Inter, la carriera da allenatore di Gigi Simoni lo vede guidare Genoa, Brescia, Pisa, Empoli, Cosenza, Carrarese, Cremonese, Napoli, Inter, Piacenza, Torino, CSKA Sofia, Ancona, e nuovamente Napoli, Siena, Lucchese, Gubbio, per ritirarsi poi quando allenava la Cremonese nella stagione 2013-2014.
Il cordoglio nerazzurro e il Premio "Gigi Simoni": un Gentleman nel cuore di tutti
Gigi Simoni è morto il 22 Maggio 2020: una data importante per il popolo nerazzurro, il giorno del decennale del Triplete dell'Inter con la vittoria in Champions League al Bernabeu di Madrid contro il Bayern Monaco.
"Ci ha lasciati oggi, 22 maggio. Una data non casuale, la data più interista di tutte". Inizia così il cordoglio dell'Inter per la scomparsa dell'ex CT Gigi Simoni. "Di Gigi Simoni ricordiamo e ci mancherà tutto. Il suo essere signore, innanzitutto. Un modo di vivere, la vita e il calcio, mai sopra le righe. Anche il suo calcio era così: umile ma funzionale, capace di far fruttare al meglio ciò che aveva a disposizione. Ciao Gigi, ci mancherai"
Oggi, nonostante il Covid-19 abbia stravolto il mondo intero, il Premio Gentleman Fair Play però non si è fermato: convinti che sia arrivato il momento in cui nel calcio tornino ad essere messi in luce i valori di lealtà, rispetto, correttezza e sportività, è stato introdotto un nuovo Premio, dedicato a un grande allenatore e un grande Uomo, Gigi Simoni. Un Gentleman del calcio italiano. Un esempio per valori e stile di vita.
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