Torres, un tempo noto come El Niño, oggi sfoggia un fisico da culturista
Fernando Torres, ex calciatore spagnolo classe ‘84. Campione d'Europa 2008 e 2012 e campione del mondo 2010 con la Nazionale spagnola. El Niño ("il bambino"), per tutti. Soprannome che deve ai suoi tratti somatici, ma anche alla sua precocità: ha esordito in Liga a soli 18 anni e a 19 ha vestito la fascia di capitano dell'Atlético Madrid. Insieme a Pedro, Juan Mata, Jürgen Kohler e Andreas Möller è uno dei cinque calciatori che hanno vinto una Champions League, una Europa League, un Europeo e un Mondiale.
Rapido, scattante, abile nel gioco aereo e dotato di ottima tecnica e senso del goal. Torres è uno dei migliori centravanti del mondo ai tempi in cui brillava in campo, uno dei più completi attaccanti del panorama mondiale dei primi 15 anni del nuovo millennio. Sotto tutti i punti di vista.
La carriera calcistica di Torres
Dopo gli esordi a 10 anni nel Rayo 13, a 11 anni Torres entra nell'Atlético Madrid, dopo aver superato un provino, firmando nel 1999 il primo contratto da professionista ed esordendo in prima squadra nel 2001: diventa, così, a 17 anni, il più giovane calciatore a vestire la maglia dei Colchoneros. Viene subito definito un predestinato del calcio e le sue prestazioni confermano immediatamente queste prime sensazioni.
Nel 2002, la squadra ottiene la promozione in Liga e Torres esordisce nel campionato di massima serie spagnolo; la stagione seguente le sue ottime prestazioni gli fanno guadagnare la fascia di capitano, diventando il più giovane capitano della storia del club.
La consacrazione internazionale, però, arriva nel 2007, quando Torres viene ceduto a titolo definito al Liverpool, per la cifra record di 26,5 milioni di sterline, tra denaro e la cessione di Luis GarcÃa: con i Reds esordisce così in uno dei campionati europei più difficili e più importanti, la Premier League, oltre che nelle massime competizioni internazionali come la Champions League.
Il 2007-2008 è un anno fondamentale per la sua carriera, sia per le sue prestazioni con i Reds che gli permettono di stabilire alcuni record, sia per quelle con la maglia della Nazionale, con cui si laurea campione d'Europa 2008: Torres diventa un bomber instancabile e insaziabile e si piazza, così, al terzo posto nella classifica per il Pallone d'Oro e del FIFA World Player 2008.
A gennaio 2011, Torres passa a titolo definitivo al Chelsea per la sbalorditiva cifra di 50 milioni di sterline, diventando così l'acquisto più oneroso della storia del club e del calcio inglese in generale: sono stagioni non particolarmente positive per lui sul piano realizzativo, ma comunque porta a segno alcuni goal fondamentali e decisivi per il rendimento complessivo della squadra.
Nel 2014 Torres viene ceduto in prestito al Milan per due anni, con opzione di rinnovo per un terzo anno. Esordisce così in Serie A, ma dopo sole 10 presenze, a dicembre lascia i rossoneri per tornare all'Atlético Madrid, con la formula del prestito di 18 mesi.
Nel 2018 si trasferisce al Sagan Tosu, nel campionato giapponese, con cui conclude la sua carriera giocando l'ultima partita il 23 agosto 2019.
Alcune curiosità
Sposato dal 2009 con Olalla DomÃnguez Liste, conosciuta all'età di 8 anni, con la quale ha avuto tre figli, Torres, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ha messo da parte il pallone per dedicarsi alla palestra: è così che oggi sfoggia un fisico da culturista, subendo però le critiche della gente ai suoi cambiamenti.
Nel 2011 gli è stato intitolato lo stadio del Club de Fùtbol Fuenlabrada, la società calcistica della sua città natale.
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