Federico Gatti: la storia di una vita di sacrifici

Gatti non è arrivato in Serie A senza duri sacrifici: da giovanissimo, oltre ad allenarsi lavorava come muratore. Scopriamo di più su di lui

Federico Gatti, calciatore italiano classe 1998, in forza nel reparto difensivo della Juventus e della Nazionale italiana di calcio. Difensore centrale forte e veloce, è dotato di una buona tecnica personale, personalità e spirito di sacrificio: le sue doti maggiori si esprimono nel gioco aereo e nella marcatura a uomo, in cui è favorito dai suoi 190 centimetri di altezza; inoltre, il suo passato da centrocampista lo rende avvezzo al goal.

La carriera calcistica di Gatti

La  carriera di Gatti nel mondo del calcio inizia nel 2004, quando entra, da piccolissimo, nel settore giovanile del Chieri; durante un’amichevole, nel 2005, viene notato dall’osservatore del Torino Giorgio Boscarato, che apprezza subito le sue doti e lo segnala alla società; entrato nel vivaio granata, inizia la trafila delle giovanili fino ai Giovanissimi Nazionali, finché, nel 2012, passa all’Alessandria.

Due anni dopo, nell’estate del 2014, Federico Gatti viene mandato in prestito a titolo temporaneo al Pavarolo: qui gioca inizialmente tra gli Juniores, ma le sue ottime prestazioni convincono il club a farlo esordire, a febbraio del 2015, nel campionato di Promozione.

L’annata seguente, Gatti diventa titolare e conquista con la squadra la promozione in Eccellenza e la Coppa Italia Promozione Piemonte-Valle d’Aosta; a livello individuale, viene premiato come miglior giovane della stagione.

Dopo mezza stagione in prestito al Saluzzo, fino a gennaio del 2017, Gatti rientra al Pavarolo: qui rimane fino al 2018, quando viene acquistato dal Verbania, militante in Eccellenza. Al termine dell’annata, con 29 presenze e 3 reti all’attivo, dà il suo contributo alla conquista del girone A del campionato, con la conseguente promozione in Serie D.

Dopo questa lunga gavetta nelle categorie minori, finalmente, acquistato ad agosto del 2020 dalla Pro Patria, Federico Gatti approda tra i professionisti, in Serie C, ed inizia la scalata tra le gerarchie del calcio italiano: la stagione 2021-2022, gioca in Serie B con il Frosinone, dove rimane una sola annata.

Infatti, già a gennaio del 2022 la Juventus ne acquista l’intero cartellino per 7,5 milioni di euro più bonus, ma lo lascia nella squadra laziale in prestito fino al termine della stagione.

L’esordio in maglia bianconera arriva il 31 agosto seguente, quando Gatti scende in campo nella gara di Serie A vinta per 2-0 contro lo Spezia. Dopo un primo periodo in cui viene lasciato in panchina, per ambientarsi meglio, Massimiliano Allegri gli dà sempre più spazio, fino a renderlo un punto fermo della rosa titolare.

Alcune curiosità su Federico Gatti

Ecco alcune curiosità sul difensore bianconero:

• Il calcio nel sangue. Per la famiglia Thiaw il calcio è un affare di famiglia: il padre di Malick, infatti, ha un passato come portiere. Proprio da lui ha ereditato la passione e l’amore per il calcio!
• Non è stato sempre un difensore. Thiaw non ha sempre giocato nella retroguardia: ha un passato da centrocampista centrale. E proprio il suo passato gli ha permesso di conservare una certa predisposizione per giocare anche in altri ruoli, come quello di mediano.
• L’idolo di sempre. Oltretutto, proprio per il suo passato da centrocampista l’idolo di sempre di Malick Thaiw è un ex grande centrocampista: Yaya Touré, campione d’Europa con il Barcellona nel 2009 e protagonista in Inghilterra per quasi un decennio con il City.
• Il paragone importante. La stampa ha spesso paragonato Thiaw a due difensori importanti come Sergio Ramos e Joël Matip, arrivato nel 2016 al Liverpool dopo diversi anni allo Schalke 04. E con quest’ultimo, Malick condivide anche la data di nascita: infatti, entrambi sono nati l’8 agosto.
• Germania o Finlandia? Essendo finlandese da parte di madre, Malick ha avuto la possibilità di giocare con le giovanili della Finlandia: convocato nel 2017 per l’Under-17, ha rifiutato l’invito, decidendo di rappresentare la Germania. Oggi è un vero e proprio pilastro e punto di riferimento dell’Under-21 tedesca.

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