Carlos Tévez: da Fuerte Apache alle vette del mondo del calcio

Tévez, talento argentino dal passato travagliato, è uno dei più grandi attaccanti del calcio internazionale della sua generazione

Carlos Alberto Martínez Tévez, calciatore argentino classe 1984. È la perfetta rappresentazione dell’Argentina: nato nel nulla, la sua è una storia travagliata, già prima della nascita, ma alla fine la sua grinta gli ha permesso di realizzare i suoi sogni e di diventare l’Apache del mondo del calcio.

Nel corso della sua carriera calcistica, Tévez ha conquistato titoli e premi importanti: quattro campionati argentini, una Coppa d’Argentina, una Supercoppa argentina, una Coppa di Lega, una Coppa Libertadores, una Coppa Intercontinentale e una Coppa Sudamericana giocando con il Boca Juniors; un campionato brasiliano con il Corinthians; due campionati di Premier League, una Coppa di Lega inglese, un Community Shield, una UEFA Champions League e una Coppa del mondo per club FIFA con il Manchester United; un campionato, una FA Cup e un Community Shield con il Manchester City; due campionati di Serie A italiana, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana con la Juventus.

Attaccante forte e potente, molto abile nel dribbling, Tévez è molto duttile, capace di essere schierato come prima o seconda punta, ma anche come trequartista, riuscendo a spaziare lungo l’intero fronte offensivo.

La carriera calcistica

Tévez inizia a tirare i calci al pallone con il Club Santa Clara; a 15 anni, adottato ufficialmente dallo zio Segundo Tévez, ne prende il cognome, ottenendo un nuovo cartellino e passando al Boca Juniors, con cui esordisce in prima squadra nel 2001.

Dopo due stagioni con i brasiliani del Corinthians (2004-2006), Tévez sbarca in Europa, al West Ham; poi è la volta del Manchester United (2007-2009) e Manchester City (2009-2013).

Il 26 giugno 2013, Tévez viene ceduto a titolo definitivo alla Juventus, per nove milioni di euro, più sei di bonus: è il primo grande fuoriclasse internazionale ingaggiato dalla coppia Marotta-Paratici. Tévez prende la maglia numero 10, lasciata da Del Piero, e, arrivato in Italia con la nomèa di bad boy, si rivela in realtà un vero leader della squadra bianconera, con cui disputa due delle migliori stagioni della sua carriera, sia in Serie A sia nelle partite di coppa e nelle competizioni internazionali.

Tornato in patria, nel 2015 l’Apache riveste la maglia del Boca Juniors; ma nel dicembre 2016 accetta il passaggio allo Shanghai Shenhua, dove, con un ingaggio di 40 milioni di euro annui, diventa il calciatore più pagato al mondo. Esperienza che però ha breve durata: poche sono le soddisfazioni, per cui nel 2018 Tévez decide di tornare di nuovo al Boca Juniors. Il 4 giugno 2021 saluta alla squadra. “Non è un addio, è un arrivederci, lascio come calciatore, ma non come tifoso, farò sempre parte del popolo xeneize, sarò sempre Carlitos”.

Alcune curiosità

Tévez, che non ha mai conosciuto il padre biologico, Carlos, ucciso a colpi di arma da fuoco quando la madre era al settimo mese di gravidanza, a tre mesi di vita viene abbandonato anche dalla madre biologica, Fabiana Martínez. A soli dieci mesi, Tévez è vittima di un grave incidente domestico: ustionato sul viso dall’acqua bollente di un bollitore, viene portato in ospedale avvolto da una coperta di nylon, che, sciogliendosi, aggrava ancor più le ustioni di primo e secondo grado. Dopo due mesi di terapia intensiva, il piccolo si riprende, ma porta da allora i segni del terribile incidente su viso, collo e petto. Affidato agli zii materni, vive in un quartiere detto Fuerte Apache, da cui fin da bambino Carlos viene soprannominato l’Apache.

Nel 2019, Netflix realizza la serie televisiva Apache: La vita di Carlos Tevez, a lui dedicata.

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