Saelemaekers, nome impronunciabile e talento indiscusso, è diventato una pedina fondamentale della formazione del mister Pioli
Alexis Jesse Saelemaekers, giovanissimo calciatore belga classe 1999, centrocampista del Milan e della Nazionale di calcio del Belgio. Centrocampista laterale, è un calciatore molto duttile e può giocare su entrambe le ali, sia in fase offensiva sia in fase difensiva: può, infatti, essere schierato come esterno nel tridente d’attacco, ma all’occorrenza può giocare da terzino destro. Veloce, scattante, abile nel dribbling e preciso nel cross e nei passaggi: tutte doti che lo rendono un elemento fondamentale per la formazione rossonera.
Dall’Anderlecht al Milan: il salto fondamentale nella carriera di Saelemaekers
Saelemaekers cresce nell’Anderlecht, vivaio di giovani calciatori che ha sfornato talenti del calibro di Romelu Lukaku e Vincent Kompany; qui, fa tutta la gavetta dal settore giovanile fino alla prima squadra, con cui esordisce in campionato nel 2018.
Le sue straordinarie doti iniziano a far parlare di lui anche fuori dai confini del suo Paese di origine, finché, il 31 Gennaio 2020, riceve la convocazione al Milan, dove arriva in prestito con obbligo di riscatto a fine stagione: Saelemaekers esordisce subito in Serie A, trovando immediato spazio nella formazione schierata in campo dal mister Pioli, soprattutto nella ripresa di campionato dopo lo stop per la pandemia di Covid-19. A fine stagione, la società rossonera ne riscatta a titolo definitivo l’intero cartellino, con contratto quadriennale.
Arrivato a Milano per giocare da terzino, dopo il lockdown Saelemaekers diventa titolare nel ruolo di esterno alto nel 4-2-3-1 dei rossoneri, una pedina fondamentale nello scacchiere messo in campo dal mister in un Milan che riesce a centrare la qualificazione in Europa League e che chiude la stagione come la squadra italiana con il miglior rendimento.
“Salamandra” di soprannome e di fatto
Con Saelemaekers in campo il Milan risulta letteralmente imbattibile, almeno fino alla sconfitta dello scorso febbraio 2-0 con lo Spezia. Salamandra, come viene chiamato simpaticamente dai compagni di squadra per via della pronuncia impossibile del suo cognome, rappresenta l’anima della squadra del mister Stefano Pioli: “inizialmente hanno scelto questo soprannome perché è quello che intendevano con il mio nome, difficile da pronunciare per un italiano: Salamandra. Non mi avevano ancora visto correre ma si è scoperto che avevano scelto l'animale giusto: corro dappertutto e non sono facile da catturare”.
L’obiettivo principale della squadra oggi è la qualificazione in Champions League, dopo ormai 7 anni di assenza dalla massima competizione europea. Sempre che non arrivi la “punizione” legata alle attuali vicende relative alla Superlega.
Ma Saelemaekers è giovane e la sua storia è ancora tutta da scrivere: è riuscito a prendersi il Milan...ora non vuole più fermarsi!
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