Rabiot ha un passato segnato dalla malattia del padre, che lo ha portato ad essere un uomo forte dentro e fuori dal campo
Adrien Rabiot, centrocampista della Juventus e della Nazionale francese, classe '95. Centrocampista mancino completo, Rabiot, ragazzo dal fisico imponente, ha tra le sue doti maggiori una grande rapidità di movimento, un'ottima capacità di inserimento, buon dribbling, abilità nel recupero palla e nel gioco aereo.
La carriera calcistica di Adrien Rabiot
Rabiot comincia ad allenarsi sui campi di periferia, inseguendo il suo sogno di diventare come il suo idolo, Zinedine Zidane; dopo aver giocato nelle giovanili di diversi club, nel 2008 viene notato dall'academy del Manchester City, dove rimane solo sei mesi, per poi tornare in Francia, all'Union Sportive Créteil-Lusitanos. Trasferitosi nel 2009 al Pau Football Club, viene notato dagli osservatori del Paris Saint-Germain, che lo portano a Parigi nel 2010; l'esordio tra i professionisti risale alla stagione 2012-2013, sotto il CT Carlo Ancelotti.
A gennaio 2013, Rabiot passa in prestito al Tolosa, in Ligue 1, con cui totalizza 13 presenze e 1 rete, giocando quasi sempre da titolare; tornato al PSG, complici anche gli infortuni di Marco Verratti e Thiago Motta, conquista un ruolo fisso nella rosa guidata da Blanc. Nella seconda stagione a Parigi, però, a causa di divergenze con la società per il suo mancato rinnovo del contratto, Rabiot viene messo fuori rosa, fino alla firma del rinnovo fino al 30 giugno 2019, dopo una lunga trattativa condotta dalla madre, sua procuratrice, il 31 ottobre 2014.
Avendo manifestato già la sua volontà di non rinnovare il contratto in scadenza, dal gennaio 2019 Rabiot viene messo fuori rosa e costretto ad allenarsi con la squadra delle riserve. Dopo aver chiuso l'avventura al PSG con 150 presenze totali e 13 goal, il 1º luglio 2019 viene ufficializzato il suo passaggio a parametro zero alla Juventus, con cui esordisce subito in Serie A; dopo una prima parte di annata complicata, il suo rendimento va crescendo in senso positivo, fino alla conquista del suo primo scudetto con i bianconeri (2019-2020). Con la Vecchia Signora, Rabiot vince anche la Supercoppa italiana 2020 e la Coppa Itala 2020-2021, totalizzando 5 goal in 62 incontri in due stagioni.
Alcune curiosità su Rabiot: la malattia del padre e la madre procuratrice
Figlio di Veronique Rabiot e Michel Provost, Rabiot porta il cognome della madre dopo aver perso il padre: rimasto paralizzato a causa della sindrome locked-in a seguito di un ictus nel 2007, la malattia è andata degenerando e Adrien ha iniziato a sentirsi perso. Ma la passione del padre per il calcio lo ha spinto ad andare avanti e il pallone è diventato forse l'unica via di fuga dalla realtà così difficile. Il rapporto col padre si fa sempre più forte, anche quando ormai non riesce più a parlare: "Quando ho detto a papà che stavo diventando un professionista ho capito dai suoi occhi che era orgoglioso". La mamma Veronique si occupa sia del marito sia di seguire il figlio, tanto da diventare la sua procuratrice. Purtroppo, dopo 12 lunghi anni di malattia, Michel muore nel gennaio 2019, lasciando un vuoto nel giovane Rabiot.
A Parigi Rabiot veniva soprannominato "il Duca", sia per il suo carattere sia per la sua chioma. E si è portato dietro questo soprannome anche in Italia.
Rabiot si definisce un ragazzo tranquillo che, però, si può innervosire rapidamente, soprattutto se vede ingiustizie; ma, nonostante il successo, è rimasto comunque il ragazzo di sempre, con gli amici di una vita e un legame speciale, indissolubile, con la famiglia.
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