Serie A: le migliori mosse di mercato. Come la Serie A è cambiata e chi si è rinforzato maggiormente in questo mercato estivo
La Serie A, più che negli scorsi anni, cambia volto e ricomincia ad essere patria di grandi bomber e giocatori di lusso. Ribery, Lozano, Lukaku e non solo, Giocatori con all'attivo più di 100 gol a testa pronti ad infiammare le grandi piazze della massima serie italiana. Analizziamo le squadre che maggiormente hanno inciso in questo senso.
Partiamo con la Vecchia Signora del nostro campionato, la Juventus, che con il passaggio storico al Sarrismo, ha dato un'impronta, un approccio differente anche alle scelte di Paratici in sede di mercato. Basti pensare a Douglas Costa e Dybala, praticamente ceduti se fosse stato riconfermato Allegri, ma rivalorizzati dalla cura del tecnico toscano. Higuain, suo fedelissmo, è piantonato a Torino sperando in suo risveglio proprio grazie all'allenatore che gli ha permesso di raggiungere il record di gol mai realizzato in A in una sola stagione, 36. Il centrocampo è stato completamente rivoluzionato con gli innesti di calciatori votati al palleggio e quindi dotati di tecnica sopraffina: Ramsey, Rabiot che vanno ad aggiungersi a quella già presente in rosa di Pjanic. L'unico neo è rappresentato dal non aver chiuso ancora per un centravanti (Icardi), figura ancora non presente in rosa (se si esclude il partente Higuain) e che permetterebbe a Sarri di variare il suo assetto tattico giocando con o senza falso 9.
Il Napoli invece è passato dal Sarrismo al gioco solido di Ancelotti, che ci ha messo 1 anno per convertire la rosa partenopea. Partendo da una identità solida, ha puntellato ulteriormente la difesa dando a Koulibaly un compagno più affidabile dell'ormai veterano Albiol, ossia Kostas Manolas. Ma De Laurentis non è riuscito ancora a regalare James Rodriguez al suo tecnico, figura di spicco nel nuovo modulo che Ancelotti ha utlizzato per quasi tutto il precampionato, il 4-2-3-1. E' arrivato Lozano, che andrà a dare il cambio a Callejon sulla fascia destra. Ergo bisognerà inventarsi il trequartista ed i maggiori indiziati sono Ruiz e Zielinski.
Poi c'è la granitica Inter di Conte, pronta a dare battaglia alle prime due in classifica dello scorso anno, forte di un gioco martellante e quasi abitudinario, che può essere adottato tranquillamente anche senza big, e forse solo senza big. Per il sottoscritto una candidata allo scudetto, facendo leva anche su una Juve ancora in cantiere aperto per via di questo cambiamento di filosofia. Lukaku il grande acquisto, il bomber tanto richiesto e inseguito per anni da Conte e che finalmente potrà avere nella sua rosa.
Altra rivoluzione è stata quella della Roma, che con una serie di nuovi acquisti messi a segno dal neo ds Petrachi, ha radicalmente messo mano al parco giocatori cercano di avvicinarlo il più possibile a quello ideale del 4-2-3-1 del nuovo allenatore Fonseca. Zaniolo al centro di tutto, Dzeko con un nuovo contratto e con nuove motivazioni, e un Under rivitalizzato saranno l'arma in più per sorprendere.
Tra le altre, l'Atalanta ha pensato bene di confermare in blocco i propri big e rafforzare il parco giocatori della panchina in modo da riuscire ad affrontare al meglio le 3 competizioni, una delle quali la Champions. La Lazio, come i bergamaschi, ha apportato le giuste modifiche ad una formazione già ben consolidata. L'acquisto di Lazzari rappresenta un ottimo investimento, visto che si è assicurata il miglior interprete nel ruolo di ala destra del 3-5-2.
E poi c'è la viola del vulcanico Rocco Commisso, che con una presentazione da film, ha regalato il colpo Ribery ai fiorentini, oltre al precedente Boateng. Tra le piccole invece, il Cagliari è la squadra che meglio si è mossa. Nell'anno del centenario ha allestito una rosa competitiva, arricchita dall'acquisto in primis di Nainggolan, seguito da Rog e Nandez, andando a fornire una solida base ad un'attacco già collaudato e composto da Pavoletti e Joao Pedro.
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Egidio De Padova
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