Tare a Sky Sport: la situazione Immobile e Savic. La strategia di mercato per la prossima stagione e il sogno scudetto
Igli Tare ha rilasciato un’intervista esclusiva a Sky, dove ai microfoni di Gianluca di Marzio, ha toccato diversi argomenti, dalla ripartenza del campionato al mercato.
Dal nome caldo per il calciomercato Milinkovic Savic al bomber Immobile, passando per Inzaghi, i colpi futuri e le trattative in generale, che saranno sicuramente condizionate dalla pandemia che ha stravolto anche il mondo dello sport.
Sarà un calciomercato diverso, come te lo immagini? Forse ci saranno più scambi? O per la Lazio non cambia molto?
"Penso che per tutti cambierà molto, non solo per la Lazio perché è successo qualcosa che succede forse una volta nella vita e di conseguenza dobbiamo adeguarci. Serve tanta fantasia, ma soprattutto molta chiarezza per capire come procedere per pianificare il presente ma anche il futuro".
Una difficoltà può essere rappresentata da una data, il 30 giugno: in realtà per voi questo problema potrebbe non esserci. La Lazio ha solo alcuni giocatori in scadenza: è una scelta precisa quella di non avere prestiti? E tra quelli in scadenza c’è già qualcuno con cui state parlando per il rinnovo?
"Non siamo una società che fa questo tipo di operazione. La priorità è avere una squadra con giocatori di nostra proprietà, e abbiamo visto che una situazione come quella che stiamo vivendo avrebbe potuto metterci in difficoltà. Dall’altro lato ai nostri giocatori che sono all’estero in prestito, tranne Durmisi che ha finito la sua attività nel campionato francese, abbiamo dato la deroga per rimanere fino alla fine del campionato".
Quindi avete già parlato con le altre società? Spettava solo ai giocatori decidere se rimanere lì o meno
"Sì, ma di sicuro rimarranno".
E invece per i rinnovi?
"Per i rinnovi dovevamo aspettare di capire la data di inizio campionato, perché in base a quella si poteva poi programmare tutto il resto. Adesso passo dopo passo cerchiamo di risolvere ogni situazione che abbiamo in essere, soprattutto dei giocatori che vogliamo prolungare. Lo sanno loro e lo sappiamo noi che nel prossimo futuro tutte queste problematiche verranno risolte"
Sei convinto davvero che alcuni prezzi diminuiranno e, se sì, soltanto dei giocatori di un certo livello? Quelli top, alla Milinkovic-Savic, Immobile, Luis Alberto manterranno invece il loro prezzo?
"Di sicuro noi non abbiamo bisogno di vendere in questo momento. Dall’altro lato penso che per i giocatori di prima fascia non si abbasseranno i prezzi. Ovviamente per quelli di fascia media e bassa qualcosa cambierà verso il basso".
Per te questo è un vantaggio o uno svantaggio? Tu hai sempre fatto grandi colpi, tutti i giocatori appena citati ad esempio li hai presi a cifre relativamente basse
"Secondo me tante società faranno valutazioni sul mercato anche in base a come si evolve il futuro perché è tutto incerto, ovviamente non è il momento buono per tanti per fare un calciomercato come speravano ma nello stesso momento ci sono i presupposti per lavorare con le idee chiare".
Andando più nello specifico: Milinkovic-Savic e Immobile. Per il primo, non essendo possibile fare spese folli, possiamo anche evitare di parlare di una sua possibile cessione in caso di offerta folle? Su Immobile, invece: il Napoli ha davvero provato a prenderlo?
"Su Milinkovic-Savic, il rapporto del ragazzo con la piazza, la città e la Lazio non morirà mai perché è un legame molto forte, cresciuto negli anni; dall’altro lato va vista la situazione, i desideri, tutte le cose di cui abbiamo parlato: ogni situazione sarà valutata al momento opportuno senza nessuna pressione ma soprattutto per il bene di entrambe le parti. Se sarà una possibilità che accontenta la società e il giocatore, verrà presa in considerazione; se non ci sarà, lui è felice e non siamo molto felici che resti. Immobile invece non è mai stato contattato o richiesto da parte del Napoli anche perché Immobile è la Lazio e la Lazio è Immobile. È un legame molto forte e penso che rimarrà per tanti anni".
Milinkovic-Savic fa parte della prima fascia, quelli che non perderanno valore nella prossima finestra di mercato: siamo sempre sopra la quota 100?
"Io non sono bravo a fare i numeri, di queste cose non mi intendo. Una cosa è certa, che sia un giocatore di prima fascia".
Il modo in cui finirà il campionato potrebbe fare la differenza nelle strategie di mercato delle varie società: nel caso della Lazio, con una possibile qualificazione in Champions League, potrebbe essere arrivato il momento di spendere più di quei 15 milioni di euro al massimo che hai speso per comprare i giocatori?
"Non è questione di quanto paghi un giocatore: per me sono fondamentali certe caratteristiche e soprattutto se quelle caratteristiche sono utili per la squadra. Un esempio clamoroso è l’arrivo di Caicedo che è stato comprato per le sue qualità: noi dall’inizio eravamo convinti che alla lunga sarebbe stato un grande colpo. Un acquisto deve avere un senso, l’importante è avere una squadra competitiva ma anche che può giocare su 2-3 fronti".
Tu hai messo sempre 1-2 giocatori l’anno, senza mai smembrare la squadra, che oggi ha raggiunto i suoi equilibri. Sul mercato quindi tu non avresti molto da fare e, paradossalmente, qualora fosse bloccato, forse saresti tra i più contenti?
"Io ho un legame molto forte con questo gruppo che ha dimostrato nei momenti di difficoltà di essere un gruppo sano ma soprattutto anche molto responsabile. Mi fa piacere lavorare con lo staff di Inzaghi, abbiamo creato una creatura unica e tutti quanti cerchiamo di mantenerla il più a lungo possibile. Mi piacerebbe che tutti finissero la carriera qui nella Lazio: so che è una cosa impossibile ma un legame così tra città, tifosi, società e squadra è la cosa che ho sempre sognato. Saremo molto attenti a non smantellare la squadra, cercando di fare meno errori possibile e, anche se è molto difficile, migliorarla".
Anche il rapporto con Inzaghi sarà prolungato?
"Per noi è una priorità: il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti. Il suo legame con questa società va al di là di una cosa normale, lui è la storia di questa società perché è più di 20 anni che è qui dentro e nessuno sente addosso questa maglia più di lui".
L’opzione di Giroud a gennaio poteva rappresentare un’occasione per rafforzare ancora di più la Lazio con un giocatore di grande esperienza
"Non l’ho nascosto a gennaio e non lo nascondo adesso, noi negli ultimi giorni di mercato abbiamo avuto la possibilità di portare Giroud a Roma e abbiamo cercato di andare fino in fondo per realizzarlo perché Giroud è Giroud, e anche se ha 33 anni è sempre integro, molto forte e con grande esperienza internazionale. Sarebbe stato un grande acquisto per noi, ho avuto modo di incontrarlo e conoscerlo da vicino ed è stato un incontro molto piacevole perché ho potuto conoscere una grande persona e un grande professionista con grandi motivazioni, ma allo stesso momento avevo intuito che la sua priorità era restare a Londra perché la famiglia vive lì da anni. Dentro di me sapevo che poteva essere una possibilità per l’estate ma avevo anche intuito che se ci fosse stata una possibilità di rinnovare con il Chelsea lui l’avrebbe presa in considerazione".
Samuele Oddi
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