Ufficiale il trasferimento dell'Azzurro: il finale di una storia di amore (tanto) e dalla fine amara
Nella mattinata di oggi, dopo una telenovela iniziata ormai da inizio estate, da quando Allegri è tornato a guidare il ritiro della Juve, è arrivata l'ufficialità: Leonardo Bonucci non farà più parte della rosa bianconera e dopo aver fatto questi ultimi due mesi da separato in casa ha deciso di volare in Germania, all'Union Berlin, dove giocherà anche la Champions League in questa stagione. Con l'addio di Bonucci se ne va dalla Juve anche l'ultimo tassello di quella BBBC protagonista di due finali di Champions perse e caposaldo della prima Juve di Conte, che ha iniziato a dettare legge in Italia nel decennio passato.
I nuemeri in bianconero e il trasferimento
Lascia Vinovo dunque dopo oltre 500 partite e con l'unica macchia, quella del trasferimento annuale al Milan che non tutti i tifosi erano riusciti a perdonargli.
Il calciatore non andava in scadenza ma aveva ancora un anno di contratto a 3.5 milioni netti: decisiva però è stata la scelta della società di comunicargli di essere stato messo fuori rosa perchè non rientrante più nei piani tecnici di Allegri. Il giocatore aveva provato a dimostrare per un eventuale reintegro, però ormai la decisione era stata presa dalla società. L'attesa dunque per una chiamata dall'Italia, paese che il giocatore non avrebbe voluto lasciare, però nè la Lazio di Sarri nè il Genoa alla fine hanno montato l'affondo decisivo. E così, a mercato quasi scaduto, è arrivata la decisione di fare la sua prima esperienza all'estero, accettando i 2 milioni propostogli dalla società berlinese che sin da subito ha fatto capire di volerlo fortemente.
All'aeroporto il calciatore ha dichiarato che "ci sarà tempo per poter salutare bene tutti i tifosi della Juve". Per una storia d'amore che ha avuto un finale molto amaro.
Alessio Russo
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