Alla squadra di Inzaghi basta una vittoria contro il Plezen per la matematica, disastro blaugrana
Match di vitale importanza quello del Camp Nou per l'Inter, che dopo la vittoria dell'andata aveva il compito di uscire da Barcellona con 2 risultati su 3 o comunque sconfitta con un massimo di un goal di scarto per evitare troppe complicazioni nel girone.
La squadra di Inzaghi però a differenza dell'andata, dove era andata da subito abbastanza in apprensione, parte forte e genera le prime emozioni del match soprattutto con Dzeko, che colpisce una traversa clamorosa a due passi dalla porta. I nerazzurri reggono bene l'urto blaugana fino al minuto 40, quando Rapinha trova in area un inserimento a fari spenti di Sergi Roberto: palla forte rasoterra in mezzo con Dembele che la deve solo spingere in rete.
Il goal preso a freddo e a ridosso dell'intervallo potrebbe complicare la partita dell'Inter che però rientra con carattere in campo: prima Barella gira in rete con un inserimento in area che sorprende la retroguardia balugrana, poi Martinez colpisce per l'1-2 nel giro di 13 minuti con un destro che colpisce entrambi i pali prima di entrare in rete.
Reazione furiosa del Barcellona, con Xavi che inizia a fare anche le prime mosse passando ad uno scacchiere iper-offensivo. A 10 dalla fine la mole di gioco creata paga, con Lewandowski che mette dentro un tiro deviato da Bastoni e che rende impossibile l'intervento di Onana. Assalto finale, dunque, blaugrana che porta però la squadra a scoprirsi ed è ancora Lautaro protagonista: recupera un rinvio di Onana, punta la difesa e serve a Gosens tagliando il campo un cioccolatino che il tedesco deve solo spingere in rete. 2-3 e qualificazione praticamente presa, soprattutto quando Asslani si presenta solo davanti a Ter Stegen, sciupando tutto però calciando sulla figura del teutonico. In pieno recupero è ancora Lewandowski però a mettere la firma, con un colpo di testa che fissa il punteggio sul 3-3.
Nerazzurri ora a 7 punti a cui basterà vincere la prossima in casa contro il Plezen per garantirsi gli ottavi di finale. Tracollo Blaugrana a cui ora serve solo un miracolo.
Le parole dei protagonisti
"Una grande gara che poteva essere una vittoria ma la qualificazione ce la giocheremo con il Viktoria davanti al nostro pubblico. Sapevamo di dover avere coraggio e sapevamo di potergli fare male. Ma prima del Plzen pensiamo al campionato" dice Simone Inzaghi nell'intervista post-partita, elogiando la prestazione dei suoi in una gara pressochè perfetta. "Dovevamo avere coraggio e non partire con la volontà di difendere e basta" dice ancora il tecnico, aggiungendo anche il grandissimo lavoro di Dzeko e Lautaro sia in fase di possesso che di non.
Xavi invece si è mostrato ovviamente deluso davanti alle telecamere. "Abbiamo pagato caro gli errori difensivi dopo un primo tempo tempo eccelente. Ora il destino non è più nelle nostre mani ma dobbiamo continuare a fare bene e pensare alla gara di domenica" ha detto il tecnico blaugrana.
Sì perché ora il destino è solamente nelle mani dei nerazzurri, che sono ad un passo nel qualificarsi in quello che a detta di tutti era il girone più complicato della Champions League.
Alessio Russo
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