Fuori ai gironi e piena di infortuni, le parole di Arrivabene sulla situazione
Nel momento forse più complicato degli ultimi 10 anni della Juventus, uscita come terza nel girone di Champions League e discretamente distante dalle prime posizioni di Serie A, ha parlato l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene, cercando di fare un'analisi riguardo a questa situazione a cui i colori bianconeri non erano abituati.
"Se dicessi che siamo felici direi una bugia" -esordisce Arrivabene- "però la cosa importante era riuscire a proseguire giocando le coppe europee soprattutto per una questione economica" spiega ai microfoni dei giornalisti. Chiaramente l'Europa League non è la Champions a livello di introiti, però sicuramente la squadra può continuare a giocare le 3 competizioni e pensare di andare avanti in ognuna di queste.
Gli infortuni che non danno tregua
L'amministratore delegato si è soffermato anche sulla questione infortuni, visto che la squadra fino ad ora ha un'infermeria lunghissima e che non sembra svuotarsi mai.
"La tournee estiva? Non credo abbia influito sotto questo aspetto" ha dichiarato Arrivabene, facendo poi capire che la società è al lavoro per capire se c'è una contiguità tra gli infortuni dei vari giocatori o se è tutto solamente frutto del caso.
"Credo che il centro sportivo sia molto ben attrezzato e che abbia tutto il necessario per allenarsi in modo adeguato. Poco tempo fa abbiamo aggiunto un head of performance così che con le sue analisi si capisca il problema, per poi trovare la soluzione" ha infine aggiunto su questo argomento, dichiarando che la società crede che tutte queste lesioni non siano frutto del caso.
Ricordiamo che out rimangono Pogba, Bremer, Kaio Jorge, Aké (60 giorni), De Sciglio, Paredes, Iling-Junior, McKennie e Kean. La nota positiva della serata di ieri oltre al passaggio come terza è il rientro di Chiesa, che è sceso in campo una manciata di minuti dopo 10 mesi di assenza.
Alessio Russo
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