Trentadue nazionali, 736 giocatori, 8 gironi e 64 partite da oggi al 15 luglio. Via al Mondiale di Russia. Tra big in cerca di gloria e sorprese che puntano a stupire, tra l'assenza dell'Italia e la voglia di indovinare comunque chi potrà alzare la Coppa più ambita: questa edizione del Mondiale sarà sicuramente da ricordare.
I GIRONI
Come a scacchi, bisogna guardare qualche mossa avanti per poter andare avanti e finire la partita. In quest'ottica è bene ricordare che gli accoppiamenti degli ottavi saranno A-B, C-D, E-F, G-H: prima di un Gruppo contro seconda dell'altro e viceversa.
Nel Gruppo A il favorito è l'Uruguay e la sorpresa può essere l'Egitto di Salah e El-Hadary (il giocatore più anziano con i suoi 45 anni), anche se non è da sottovalutare il fattore casa per la Russia (nazionale con il ranking più basso di tutto il torneo) e la voglia di far bene degli uomini di Cherchesov davanti ai propri tifosi. Spagna e Portogallo si contendono il passaggio di turno come prima del Gruppo B. Tuttavia le ‘Furie rosse' di Hierro sono avanti sulle altre, così come la Francia nel Gruppo C. Sorteggio morbido per Griezmann e compagni, in un girone decisamente abbordabile; e forse per una sfida contro l'Argentina di Leo Messi, inserita nel Gruppo D, ci sarà da aspettare.
A meno che l'Islanda non intenda ripetere qualche impresa per portare avanti il più possibile anche in Russia la geyser dance che ha stupito tutti all'Europeo. Ma probabilmente le sorti di questo girone si decideranno alla seconda giornata, quando l'Albiceleste affronterà la Croazia. E la Nigeria? Ha già vinto, ma per lo stile ed il design delle sue maglie. Urna benevola anche per il Brasile, grande favorita di quest'anno; alle sue spalle, nel Gruppo E, ci sono Svizzera e Serbia che si giocano l'altro posto a disposizione per continuare il cammino Mondiale.
Nel Gruppo F spicca la Germania campione in carica, poi c'è la Svezia e chissà in quanti avranno pensato: "Lì potevamo esserci noi…". Tu chiamali se vuoi ‘rimpianti azzurri'. Niente Ibrahimovic (questa è la prima competizione internazionale dal 2000 che la nazionale disputa senza l'ormai ex capitano), ora la forza degli uomini di Andersson è nel collettivo.
Ecco poi il Gruppo G, forse il più interessante e meno scontato. C'è il Belgio, corsa e qualità, l'Inghilterra, gioventù e classe, e poi Panama alla prima apparizione al Mondiale della sua storia e la Tunisia. Altre sorprese le può regalare infine il Gruppo H, l'unico senza una vera big, ma attenzione a Colombia e Polonia (quest'ultima è la squadra con la maggior presenza di giocatori provenienti dalla Serie A dell'intero Mondiale, 7 in totale).
GRUPPO A: RUSSIA, ARABIA SAUDITA, EGITTO, URUGUAY
GRUPPO B: PORTOGALLO, SPAGNA, MAROCCO, IRAN
GRUPPO C: FRANCIA, AUSTRALIA, PERU', DANIMARCA
GRUPPO D: ARGENTINA, ISLANDA, CROAZIA, NIGERIA
GRUPPO E: BRASILE, SVIZZERA, COSTA RICA, SERBIA
GRUPPO F: GERMANIA, MESSICO, SVEZIA, COREA DEL SUD
GRUPPO G: BELGIO, PANAMA, TUNISIA, INGHILTERRA
GRUPPO H: POLONIA, SENEGAL, COLOMBIA, GIAPPONE
IL CAPOCANNONIERE
E' come un campionato a parte e non è escluso che possa vincerlo chi alla fine non alza la Coppa. Di certo questo non se lo augura Messi, favorito per il titolo di capocannoniere del Mondiale: non solo l'Argentina infatti si aspetta i gol (e tanti) dalla ‘Pulce' di Rosario. Dietro di lui, ecco Neymar. Come se non fosse mai stato fermo mesi ai box per infortunio, ‘O Ney è tornato eccome.
Gol nelle amichevoli pre-Mondiale per scaldarsi ma da oggi si fa sul serio e l'attaccante del PSG non intende fermarsi: nel mirino ci sono due giganti del calcio verdeoro come Ronaldo e Pelè da raggiungere (e sorpassare) nella classifica dei migliori marcatori della storia del Brasile.
Dal Sudamerica all'Europa con Cristiano Ronaldo. Chi se non lui? Uomo mercato del Real, uomo copertina del Portogallo, simbolo di una nazionale che sa che con lui tutto è possibile. Fuori dal podio ma da tenere d'occhio c'è Timo Werner. Prima scelta nel 4-2-3-1 della Germania di Low, giovane (22 anni) ma con una maturità tale da averlo reso il più giovane giocatore a raggiungere quota 100 e 150 presenze in Bundesliga.
Piede caldo e idee chiare: "Siamo noi i favoriti per la vittoria, assolutamente. Abbiamo grandi ambizioni", diceva a maggio. Con il quinto e sesto posto di questa speciale classifica, si resta sempre in Europa grazie a Griezmann e Harry Kane. Francia e Inghilterra puntano su di loro; il primo con il futuro nel proprio club ancora da definire, il secondo invece ha da poco rinnovato. Storie e destini diversi, obiettivo comune.
LA VINCENTE
Il Brasile vuole presto dimenticare il 7-1 del ‘Mineirazo' di quattro anni fa e Neymar insegue la coppia Ronaldo-Pelè nella speciale classifica dei migliori marcatori della storia della Seleçao; la Germania vuole confermarsi sul tetto del mondo e intende farlo con il ritrovato Neuer in porta e senza Sane, l'esclusione di Low che ha fatto più discutere; la Spagna invece cerca di tornare ai fasti del 2010.
E come dimenticare l'Argentina di Messi con in panchina l'osservato speciale Sampaoli, pronto con il suo sistema di gioco 2-3-3-2, oppure la Francia di Pogba, Mbappè e di un Deschamps al terzo importante appuntamento sulla panchina dei ‘Galletti'. Oltre alle solite note però occhio alle possibili outsider. Insomma, quelle nazionali non proprio abituate a vincere ma una competizione come il Mondiale, perché no, non è escluso che possa stupire così.
Ecco allora anche il Belgio nella top ten delle candidate alla vittoria (dopo le 5 big più attese), seguito dal Portogallo di Cristiano Ronaldo. Europeo in bacheca, a livello internazionale però è proprio il Mondiale che manca a CR7. Ancora Sudamerica poi con l'Uruguay del ct Tabarez, il più anziano in panchina che a 71 anni è al suo quarto Mondiale dopo le edizioni del 1990, 2010 e 2014.
Classe e talento a centrocampo per la Croazia con la coppia di Liga Modric-Rakitic, colonne di una nazionale che, se in giornata, ha dimostrato di poter battere chiunque. A chiudere la top ten, infine, c'è la Colombia. James Rodriguez, Falcao, Bacca, Muriel: in attacco, gol, fantasia e qualità non mancano alla nazionale di José Pekerman che 4 anni fa al Mondiale in Brasile centrò i quarti di finale.
Garanzie, incognite e tanto spettacolo. Russia 2018 prende il via e la Coppa aspetta solo una nazionale. E' proprio il caso di dirlo, come all'inizio delle migliori emozioni: fate il vostro gioco.
Gianluca Di Marzio
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