Serie B, il punto della situazione in vista della terza giornata
Trascorsa la sosta, riordinate le idee, è tempo dei primi bilanci, fondamentali per aumentare la probabilità di vincita delle nostre bolle.
Analizziamo quanto mostrato dalle 19 squadre concorrenti, il cui numero è stato finalmente reso ufficiale dal CONI.
Sorprendente l’inizio del Cittadella.
La squadra veneta, a punteggio pieno, si è mostrata camaleontica nelle prime 2 giornate sapendosi adattare ad una squadra offensiva e candidata alla promozione, come il Crotone e molto chiusa come il Carpi.
Carpi che invece si appresta seriamente ad occupare un posto in fondo alla classifica. Scarsa qualità e coesione. Sono molto lontani i tempi di Castori.
Il Crotone invece è forse la squadra qualitativamente più dotata visto che è rimasta in gran parte identica a quella che lo scorso anno ha subito la retrocessione dalla Serie A.
Il Verona, altra candidata alla vittoria finale, è passata nelle mani di Grosso che proverà con il 4-3-3, suo marchio di fabbrica, a riportare immediatamente gli scaligeri nella massima serie. Bomber Di Carmine può essere l’uomo copertina della loro stagione.
La terza retrocessa, il Benevento, nelle prime 2 giornate ha mostrato uno squilibrio preoccupante tra i reparti, vedasi lo 0-3 casalingo rimontato solo nel finale contro il Lecce. Si prospetta un team da continui Over.
Rimanendo tra le squadre goleador come non citare il Foggia di Grassadonia. Gioco spumeggiante e ultra offensivo, incentivato ulteriormente dalla penalità di 8 punti da rimontare il più presto possibile. 4-2 inflitto al Carpi alla prima e 4-1 subito dal Crotone alla seconda i biglietti da visita.
Il Palermo del vulcanico Zamparini sembra lo stesso che qualche mese fa perdeva i play off contro il Frosinone. Grande potenziale mal sfruttato. Tedino forse non è l’uomo giusto per guidare una squadra di tale blasone per la cadetteria.
Possibili outsiders? Il Livorno di Lucarelli è la neopromossa più ricca qualitativamente: Kozak, Giannetti e soprattutto Diamanti possono fare la differenza.
Il Brescia di Suazo sfrutta un gioco molto equilibrato nonostante i trascorsi da attaccante del mister honduregno. E poi ha soprattutto dalla sua Donnarumma, uno dei fautori della scorsa promozione in A dell’Empoli con i suoi 23 gol e il centrocampista Bisoli, figlio d’arte e pronto al definitivo salto di qualità.
Lecce e Salernitana le altre 2 possibili sorprese.
La prima per via di un attacco ottimo guidato dal fantasista Falco.
La seconda per i pareggi arrivati nelle prime 2 giornate contro Palermo e lo stesso Lecce e giocatori del calibro di Di Gennaro, Djuric e Jallow.
Pescara, Perugia e Spezia le possibili squadre a giocarsi gli ultimi posti di accesso ai play-off. E chissà che Nesta non possa portare gli umbri anche oltre.
Ha a disposizione un reparto offensivo molto forte anche se giovane. Segnatevi il nome di Vido. Molto presto farà parlare di se.
Un Venezia notevolmente ridimensionato e ancora molto “inzaghiano” nell’impostazione di gioco difficilmente potrà andare oltre la metà classifica.
L’Ascoli nonostante la grande campagna acquisti (Ardemagni su tutti) è ancora un cantiere aperto, vedi il pareggio agguantato solo nei minuti finali contro il Cosenza neopromosso, alla prima giornata.
Chi invece dovrà faticare molto per restare nella serie cadetta è proprio il Cosenza. Il “fattaccio” del rinvio ha mostrato tutta l’inesperienza della società. Un gradino più su la Cremonese, guidata da Mandorlini e il Padova guidato dall’attacco baby Clemenza, Ravanelli, Bonazzoli.
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Redazione Betscanner