Clippers-Lakers: É derby nella città degli angeli
Le sfide cittadine giocate in quello che fu lo Staples Center hanno, da sempre, una tradizione che vede una delle due squadre enormemente predominante, i Lakers, infatti, non solo sono la squadra simbolo di Los Angeles, ma molto spesso, al palazzetto, è molto più facile sentire i loro tifosi, anche quando la squadra teoricamente padrona di casa sarebbe l'altra.
Questa tendenza ha subito un brusco rivolgimento dall'arrivo di Chris Paul, coinciso anche con l'inizio del crepuscolo per l'epoca di Kobe Bryant: dal 2014-2015 i Clippers hanno infatti portato a casa 29 delle 37 sfide giocate fra le due squadre, e nemmeno l'arrivo di LeBron è riuscito ad invertire questa chiarissime tendenza, che vede appunto i cugini meno considerati ormai padroni delle sfide dirette, pur rimanendo nettamente indietro per quanto riguarda i risultati ottenuti a livello complessivo.
Il titolo ottenuto nella bolla di Orlando 2020 rimane il traguardo più importante raggiunto dalle due squadre nella loro versione "moderna" (diciamo quella caratterizzata da James+Davis da una parte e da Leonard+George dall'altra), e lo hanno portato a casa i giallo-viola, a fronte di continue delusioni collezionate, spesso a causa anche, e forse soprattutto, di pesanti infortuni, dalla squadra di Steve Ballmer.
I roster che vedremo però stanotte in campo sono profondamente diversi, sia per costruzione che per utilizzo dei loro componenti, rispetto a quelli di anche solo 12 mesi fa, in particolare ovviamente quello dei Clippers, caratterizzato ora della presenza dei cosiddetti "Big-3", a cui possiamo aggiungere come status Russell Westbrook, ma anche per quanto riguarda i Lakers, i quali però cambieranno di nuovo faccia molto presto, probabilmente.
I Clippers sembrano la squadra migliore ad Ovest
Se per i Lakers l'ultimo periodo è stato quello del crollo, l'esatto opposto è per i Clippers, che, con la vittoria in rimonta nel 4°Q proprio contro i Nets, hanno adesso un record di 24 vinte e 7 perse nelle ultime 31 partite giocate, con nello specifico un Net-Rating nel clutch-time assolutamente fuori dalla logica comune, +37.7.
La versatilità è sicuramente l'arma in più di questa squadra, e lo si è visto benissimo proprio nell'ultima partita casalinga: le possibilità di coach Lue sul piano dei quintetti schieratili sono quasi infinite, si passa dal "tradizionale", con un lungo di ruolo come Zubac o Plumlee, all'estremo visto nel finale contro i Nets, con Westbrook e Leonard ad alternarsi in marcatura sul lungo avversario, potendo però al contempo sfruttare tutti i vantaggi di avere 5 esterni in grado di mettere palla per terra e attaccare il ferro dall'altra parte, pure permettendosi il lusso di tenere in panchina un giocatore come Mann, considerato fondamentale fino a non più di un mese fa.
Aggiungiamo a tutto questo la profondità della panchina, che, come detto, offre al trio composto da Leonard, George e Harden potenzialmente sempre 2 pedine di alto livello in campo, ed il quadro è completo.
Due paraole proprio sul Barba: da quando le chiavi della squadra, nella gestione del playmaking, sono state messe nelle sue mani, e dopo un fisiologico periodo di adattamento, il miglioramento è stato evidente, l'ex-76ers, pur con mezzo passo in meno rispetto a qualche anno fa, rimane un passatore di livello assolutamente incredibile, e, non dovendo più portare il peso di tutto lo scoring sulle sue spalle si sta anche mostrando in grado di adattarsi a questo nuovo ruolo di 2°/3° violino, cosa da molti ritenuta impossibile proprio per le sue caratteristiche da "accentratore".
I Lakers in attesa della deadline
I Lakers si presentano a questa sfida dopo un mese di gennaio, ma anche qualcosa in più, sostanzialmente tragico, il record a partire dalla finale dell'In-Season Tournament, vinto con grande facilità, è di 8-12, fra l'altro raddrizzato dalla recenti vittorie consecutive con Mavericks e Thunder, senza le quali la situazione sarebbe persino peggiore di quanto già non sembri.
La squadra di Ham mostra delle enormi difficoltà, specie sul piano offensivo, dove la capacità di creare attacco a metà campo è sostanzialmente inesistente, a causa di una serie di problematiche, fra le quali la più evidente è sicuramente lo spacing e la mancanza di pericolosità perimetrale, gli unici tiratori sopra la media sono infatti Taurean Prince e D'Angelo Russell, ai quali possiamo aggiungere lo stesso James, anche questi però o non ricevono in ritmo, o semplicemente non hanno spazio, con la difesa che naturalmente ha gioco facile nel lasciare libero un compagno piuttosto che loro.
Ancora più preoccupante è poi la mancanza di creation secondaria, al di là dello stesso James è difatti molto complicato che un giocatore sia in grado di generare vantaggio con continuità, e richiedere questo sforzo ad un 39enne, alla lunga, non può che essere deleterio per una franchigia la cui sola ambizione è dichiaratamente il titolo NBA.
Dal punto di vista difensivo la situazione è sicuramente migliore, ma anche qui, facendo il patagone con l'annata del titolo, si nota una grande differenza, ovvero la mancanza di size e dunque capacità di andare a rimbalzo, cosa che non fa che aggravare i problemi già espressi in precedenza.
É evidente che siano necessari dei cambiamenti, ed in questo senso si sta muovendo Pelinka e tutto il FO, tantissimi sono stati i nomi accostati alla squadra, da Murray a LaVine, fino a Caruso e DeRozan, e, nonostante le 3 vittorie nelle ultime 4, la preoccupante sconfitta contro Brooklyn ha ancor di più mostrato tutti i difetti di una squadra che deve modificare, almeno parzialmente, la sua composizione.
Statistiche
A fronte di quanto detto, sembra strano affermare che i Lakers abbiano, nei due precedenti stagionali, entrambe le volte vinto la partita, ma le condizioni erano, appunto, molto diverse.
- I 22 punti consecutivi con cui i Clippers hanno chiuso la partita di domenica sono un record NBA da quanto viene registrato il play-by-play (stagione 1996/1997)
- I Lakers sono una delle peggiori squadre al tiro da 3PT della lega, 29° per frequenza e 17° per percentuale
- Al contrario, sempre i giallo-viola, sono una delle migliori squadre al ferro, 2° per frequenza e 5° per percentuale, dato abbastanza naturale, visto lo skill-set delle due stelle di riferimento
- La seconda line-up più utilizzata dai Clippers, che accanto ai Big-3 vede Powell e Zubac ha un Net-Rating di +44.0 in 168 minuti di utilizzo, 99esimo percentile NBA
- I migliori giocatori delle due squadre per On-Off sono LeBron James a +6.3 e Kawhi Leonard a +11.3
Pronostico
A fronte di quanto analizzato, e tenendo anche in considerazione il fatto che si giocherà, almeno teoricamente, sul campo dei Clippers, è impossibile non vederli nettamente favoriti stanotte, il match-up per i Lakers non è sicuramente dei peggiori come accoppiamenti, ma è altrettanto vero che, al momento, la differenza fra le due squadre sembra abbastanza marcata, e, vista anche l'ormai certa assenza di James, la strada che consigliamo di percorrere è quella della vittoria Clippers con handicap a -9.5.
Andremo a giocare su Goldbet, che in questo caso ci propone la quota migliore e il migliore bonus di benvenuto.
Goldbet: 1.95
SNAI: 1.95
William Hill: 1.90
Andremo a giocarla quindi su Goldbet che ci offre la quota migliore per il nostro raddoppio e il migliore bonus di benvenuto che ci permette di giocarla in maniera gratuita al primo deposito.
Se volete giocarla con noi consigliamo di sfruttare il bonus di benvenuto che offrono qui l'informativa in comparazione:
750€ BONUS BENVENUTO
Info dettagliate BONUS BENVENUTO GOLDBET
315€ BONUS BENVENUTO SNAI
Info dettagliate SNAI BONUS BENVENUTO
300€ BONUS BENVENUTO
Info dettagliate WILLIAM HILL BONUS BENVENUTO
Around The Game X Betscanner