Analisi Nba: Los Angeles Lakers-Philadelphia 76ers 

Los Angeles Lakers-Philadelphia 76ers: come finirà questa notte?

Ambizioni e paure. Sogni di un cammino playoff molto lungo e timori di un cameo play-in troppo breve. Los Angeles Lakers e Philadelphia 76ers hanno record e prospettive simili. E la comune urgenza, al bivio di una stagione di inciampi ancora tutta da decifrare, di vincere quante più partite possibile, delle poche rimaste in calendario, per imboccare la direzione giusta. La sfida diretta di stanotte in California, palla a due dalle 3 ora italiana, impone massimo impegno a attenzione assoluta, dunque. Perché conta. La stagione regolare è sul rettilineo del traguardo finale, ormai, con la partenza dei playoff fissata per il 15 aprile. 

DUE FACCE STESSA MEDAGLIA 

 I Lakers, favoriti di 7 punti e mezzo, ci arrivano 37-32 di record, noni nella Western Conference. Al momento sarebbero costretti a due turni di play-in: il cielo è più nuvoloso del previsto nella città degli angeli. Certo i Lakers hanno già conquistato un traguardo volante stagionale, l’In Season Tournament, alla sua prima edizione, a Las Vegas, ma i playoff davvero erano l’obiettivo minimo prestagionale, non centrarli sarebbe catastrofico. Vero che il sesto posto a Ovest, al momento occupato da Dallas, dista solo due gare e mezza, ma i Lakers sinora hanno dimostrato di poter dare il meglio in singola partita, capaci di battere chiunque, ma di soffrire appunto a livello di continuità. E per piazzare la volata da playoff servirebbe proprio quella, adesso. I 76ers sono 38-31 di record, ottavi nella Eastern Conference. Pure loro al momento sarebbero confinati al play-in, l’anticamera dei playoff - che coinvolge le quattro squadre piazzate dal sesto al decimo posto di ogni Conference e ne qualifica poi due -, ma con il margine di errore di una cilecca: non pregiudicherebbe comunque nulla, in caso di successo al secondo tentativo play-in. Però Lakers e 76ers, c’è poco da girarci attorno e filosofeggiare, sono appesi a un filo. Quantomeno Philly ha un alibi, grosso quanto l’ombra lunga di Joel Embiid, indisponibile dal 30 gennaio, quando si ruppe il menisco del ginocchio sinistro, nel frattempo operato. Il 30enne centro africano è atteso al rientro, ma ancora non ci sono certezze e soprattutto non c’è una data stabilita. I 76ers sono 12-22 di record da quando si è rotto, una stagione molto promettente è andata a Sud molto presto. Però se rientrasse a breve, da ciambella di salvataggio…
Questo dunque il contesto della partita, diventa ora più facile padroneggiare le suggestioni per chi intende puntare su questo o quel giocatore. L’avvertenza è che prendiamo in considerazione le quote di Bet365. 

I NUMERI DI LOS ANGELES 

LeBron James e Anthony Davis sono l’Alfa e l’Omega dei Lakers. Tutto comincia e finisce con loro. Le incognite sono di continuità perché James ha 39 anni, e semmai è miracoloso che metta assieme i clamorosi numeri attuali, e Davis non è mai stato un mostro come costanza d’intensità e rendimento. Davis senza Embiid da contrastare ha l’opportunità di dominare. Bamba e Reed, i sostituiti del centro titolare degli ospiti, sono comprimari. Che segni più di 24.5 punti è retribuito a 1.86 e considerate che per l’appunto ne realizza 24.4 per partita. Insomma, più che plausibile. Puntiamo su LeBron invece in ottica rimbalzi: che superi i 7.5 è pagato 1.66 volte la puntata. Tiri da 3 punti: che Austin Reaves mandi a bersaglio più di una tripla e mezza è gratificato a 1.54. Una suggestione meno banale invece riguardo alle stoppate: Hachimura non è uno specialista, ma ha statura e atletismo: basta che vada oltre la mezza per mettersi in tasca 2.2 volte quanto investito. Insomma, ve la butto lì …

I NUMERI DI PHILADELPHIA 

 Maxey e Harris, attenti a quei due. L’attacco di Coach Nurse passa per forza da questa coppia di realizzatori, senza Embiid. Il tiratore Hield è finito rapidamente in panchina post acquisto via trade perché difende poco e male, Oubre è più sregolatezza che genio tranne nelle serata di luna buona e quelle seguono percorsi astrali che conosce soltanto lui. Tyrese Maxey quest’anno s’è guadagnato la prima convocazione da All Star, ha saputo dimostrarsi una stella quando l’addio di Harden gli ha consegnato le chiavi della squadra e permesso di alzare il ritmo, per lui lo stile di gioco più congeniale. Segna 25.7 punti per partita, dispensa 6.2 assist per volta. Certo l’assenza di Embiid l’ha costretto a fare gli straordinari. A fare persino troppo, talvolta meno lucido del dovuto per eccesso di generosità. Che segni più dei 28.5 punti contro i Lakers, puntata gratificata a 1.83, è necessario per i 76ers per restare in partita alla crypto.com Arena. Dovrebbe aiutarlo il ritmo degli avversari, i Lakers sono  quinti in questa categoria: i possessi si moltiplicano e le statistiche di squadra, ma pure degli avversari, si gonfiano. Che Maxey distribuisca più di 5.5 assist non è scontato, ma è verosimile, e la quota, 2, è più che buona. Tobias Harris non è un cuor di leone sotto i tabelloni, ma è capace, per qualità ed esperienza, di tirar giù rimbalzi. Se la vedrà principalmente con il giapponese Hachimura: se va oltre i 6.5 incassate 1.90 volte quanto messo sul piatto.  

PER CHI VUOLE DI PIU'

Se volete azzardare, la vostra idea è forzare una puntata, potete prendere in considerazione la doppia doppia di D’Angelo Russell, tanto talentuoso quanto umorale. Quando si accende…Lowry, primo difensore di Philly di perimetro, dovrà sdoppiarsi tra lui e Reaves, ed è logoro per essere ancora l’adesivo appiccicato ai realizzatori avversari di un tempo che fu. Intendiamoci: i 10 punti di DLo sono garantiti, ma almeno 10 assist non sono mica quota comoda, però la quota è intrigante, 8.50: induce in tentazione. Anche la doppia doppia di Tobias Harris non è campata per aria come ipotesi: dovrà dare una mano a rimbalzo e in attacco è il secondo terminale offensivo dopo Maxey. Bet365 paga il verificarsi dell’ipotesi a 6. Solo LeBron è preso in considerazione per la tripla doppia: intascate 7 volte la scommessa se succede. Ma “forzerà” solo se costretto dalle esigenze di punteggio, di questi tempi è il primo a sapere che deve gestirsi con parsimonia. 

Riccardo Pratesi

Twitter: @rprat75

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