Dal 28 ottobre nuove regole sulle scommesse: ecco tutte le novità
Importanti novità in arrivo per il mondo del betting. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che regola le scommesse a quota fissa (singole e multiple) su eventi sportivi diversi dalle corse dei cavalli e su eventi non sportivi, dal 28 ottobre (ovvero a 30 giorni esatti dalla pubblicazione del decreto) arriveranno alcuni cambiamenti piuttosto significativi. Novità delle quali si parlava da tempo, ma che fino a questa settimana non avevano mai trovato l'approvazione ufficiale e quindi la futura entrata in vigore. La buona notizia? Strizzano l'occhiolino soprattutto al giocatore, offrendo opportunità migliori.
Cala la giocata minima, aumenta a 50.000 euro la vincita massima
Fra le novità più importanti sparse nei 22 articoli del decreto, la prima riguarda un ridimensionamento della giocata minima e un aumento sostanzioso del limite massimo di vincita, che passa dai 10.000 euro di prima a ben 50.000 euro, con una crescita del 500%. Cala, invece, l'importo minimo per una giocata. La posta unitaria di gioco per le scommesse a quota fissa diventa di 5 centesimi di euro (invece di 1 euro), mentre l'importo minimo per ogni ricevuta (il classico ticket rilasciato dalle agenzie) scende da 2 euro a 1 euro. Eventuali variazioni alla posta unitaria di gioco sono effettuate con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle dogane e dei Monopoli (ADM).
Cash out e vincita garantita: ecco cosa è permesso
Al concessionario, ovvero alle agenzie, è permesso proporre al giocatore una soluzione di uscita dalla scommessa a quota fissa (multipla) prima che l'ultimo evento della giocata sia completo. L'importo offerto può essere anche inferiore rispetto all'importo scommesso, e deve essere accettato dal giocatore. In sostanza, al giocatore viene offerta una vincita inferiore a quella iniziale, ma sicura, eliminando (per lui) il rischio di vedere la scommessa persa per l'esito errato dell'ultimo avvenimento mancante.
Handicap asiatico: gli ultimi sviluppi
Al concessionario è permesso attribuire un handicap alla squadra favorita in un qualsiasi evento, in maniera tale da poter offrire quote migliori sull'evento stesso. Nel caso di scommesse con handicap asiatico, l'esito delle scommesse può risultare non solo vincente oppure perdente, ma anche per metà a rimborso e metà vincente/perdente. Per comprendere la questione, è importante conoscere i tre tipi di handicap asiatico: a linee intere, a linee a metà e a linee a un quarto.
Gli esempi nell'utilizzo dell'handicap asiatico
Volendo fare un esempio calcistico, la soluzione più comune nell'utilizzo dell'handicap asiatico è relativa a una sfida nella quale si affrontano due squadre separate da un ampio divario. Ipotizzando una sfida fra Napoli e Monza, dato che la quota per una vittoria dei partenopei sarebbe poco invitante, si potrebbe puntare su "Napoli -1": significa che, per stabilire l'esito della giocata, è come se il Napoli partisse con un gol di svantaggio. Ergo, la puntata sarà vincente solo se vincerà con due gol di scarto, riuscendo così ad annullare lo svantaggio attribuito dall'handicap. In caso di pareggio o sconfitta, la scommessa è perdente; in caso di vittoria con un gol di scarto viene invece restituita la puntata. L'esempio appena analizzato riguarda l'handicap asiatico a linee intere (+1, +2, - 1, -2, etc), ma esistono anche le versioni a linee a metà (+ o - 0,5, 1,5 etc) e a un quarto (+ o - 0,25, 0,75 etc). Nel caso di utilizzo di un handicap +0,5, la scommessa risulterà vincente in caso di successo della squadra scelta, ma anche di pareggio (perché è come se partisse con 0,5 gol di vantaggio). Qualora le linee a metà fossero negative (es: - 0,5) le scommesse offrono le stesse condizioni, ma invertite. Ancora più varie le proposte delle linee a un quarto. Una puntata con una linea da -0,25 è vincente in caso di successo della squadra scelta e perdente in caso di sconfitta, ma se l'incontro termina in pareggio al giocatore viene restituita metà della puntata. Con una linea da - 0,75, invece, è come se la squadra scelta iniziasse l'incontro con -0,75 gol di svantaggio. Il giocatore vince la scommessa se la squadra scelta vince con uno scarto di due gol, e la perde in caso di pareggio o di sconfitta. Qualora invece lo scarto fosse di un solo gol, la puntata viene divisa: metà è vincente, l'altra metà viene restituita. Idem (ma al contrario) per le linee a un quarto positive.
Quote sbagliate: al concessionario è permesso correggere l'errore
Fino al 28 ottobre prossimo, qualora si dovesse verificare un errore nel calcolo di una quota, ovvero l'offerta da parte di un concessionario di una quota palesemente fuori mercato in quanto frutto di un errore, il bookmaker in questione è costretto comunque a pagare le relative vincite, riservandosi di agire per via legare contro una possibile frode. Nel nuovo decreto, invece, è presente una tutela anche per loro: qualora il concessionario rilevi un errore quota per uno o più esiti di una un più tipologie di una scommessa a quota fissa, può richiedere ad ADM la verifica dell'errore e il ricalcolo della quota da assegnare al determinato evento. Qualora l'ADM verifichi l'effettiva presenza di un errore, è l'ADM stessa a occuparsi del ricalcolo delle quote e alla rideterminazione delle vincite. Criteri e modalità di individuazione dell'errore quota e delle quote corrette sono stabiliti da ADM.
Marco Caldara
Betscanner