Emanuel Vignato, un talento cristallino alla corte di Siniša Mihajlović é pronto alla consacrazione
Emanuel Vignato, funambolico attaccante nato a Negrar in Provincia di Verona il 24 agosto del 2000, si appresta ad affrontare la stagione della verità, quella che potrebbe consacrarlo come uno dei migliori talenti italiani nati nel 2000. Al suo fianco avrà un maestro in fatto di crescita di talenti, uno dei migliori a bilanciare l’uso del “bastone e della carota”, Siniša Mihajlović. Lo stesso allenatore, sul finale di stagione scorso disse:
“Quando uno ha qualità e la testa giusta può giocare ovunque e lui l’ho messo mediano, interno, esterno, trequartista, a tutta fascia, è un ragazzo meraviglioso. Parla poco, è introverso, ma ha tutte le carte in regola per diventare grandissimo. Si vede che la famiglia gli è stato dietro, non è viziato, è gentile e ha personalità, senza paura. Deve difendere da italiano e attaccare da brasiliano e lo sta facendo, può prendere le cose migliori dalle due nazionalità. Migliorerà ancora, sono molto contento di lui”.
Vignato è un giocatore “visionario”, capace di vedere tracce di passaggio per i compagni che un normale giocatore non vedrebbe. Un giocatore appartenente alla vecchia scuola italiana, quella in cui emergevano non solo grandi difensori ma anche fantasisti dal talento innato. Il suo fisico esile non lo aiuta in alcune giocate, ma è un fondamentale sul quale col tempo ci si può lavorare.
La carriera calcistica di Vignato
Cresciuto nel settore giovanile del Chievo, ha esordito in prima squadra il 20 maggio 2017, a 16 anni, entrando al posto di Roberto Inglese. Per lui a disposizione solo alcuni minuti in cui ha lasciato intravedere il suo tocco di palla fine.
L’anno del suo diciassettesimo compleanno lo trascorrerà senza mai essere impegnato in Serie A ma giocando da protagonista nella primavera del Chievo.
Nella stagione 2018-2019, dopo l’esordio da subentrante contro la Juventus e quello da titolare contro il Bologna, realizza la sua prima rete fra i professionisti il 20 aprile 2019, aprendo le marcature con un destro da fuori area nella partita contro la Lazio vinta 2-1. Questa però è anche la stagione della retrocessione del Chievo Verona, situazione che gioverà a Vignato perché verrà impiegato da Di Carlo con continuità per le 9 partite finali. In Serie B segna la sua prima rete il 20 ottobre, nel successo per 2-0 contro l'Ascoli. Nel gennaio del 2020 invece passa al Bologna che però lo parcheggerà per altri 6 mesi sempre al Chievo. Alla fine il suo score sarà di 5 gol in 32 partite.
Affronta la sua prima stagione con Il Bologna con un lento ma importante crescendo, pur essendo impiegato con il contagocce. L’esordio arriva già il 21 settembre 2020 contro il Milan al Meazza per sostituire Barrow. Il 27 ottobre trova il suo primo gol con la maglia del Bologna nell’esordio in Coppa Italia contro la Reggina. 2-0 il risultato finale. La partita che ha fatto strabuzzare gli occhi a tutti è quella del 2 maggio 2021. Nell'incontro al Dall'Ara contro la Fiorentina, serve al compagno di squadra Rodrigo Palacio i 3 assist che permettono al Bologna di impattare per 3-3 contro la formazione toscana.
Alcune curiosità
Vignato ha origini brasiliane da parte di madre. Giocando su questa doppia nazionalità, Siniša Mihajlović gli chiede spesso di giocare da brasiliano in fase di possesso palla, e da italiano in fase di non possesso.
Prima del Bologna, ha avuto la possibilità di giocare con Messi. Sarà lui stesso a dirlo in un’intervista. Ma poi scelse i felsinei, anche per una questione di minutaggio.
Ha un fratello minore, Samuele, che milita nella primavera del Chievo e che raccontano essere anche più forte di lui.
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