Suso, esterno del reparto offensivo del Siviglia, ha all’attivo una carriera tra 3 dei massimi campionati europei
Suso, all’anagrafe Jesús Joaquín Fernández Sáenz de la Torre, calciatore spagnolo classe ’93, attualmente militante nel reparto offensivo del Siviglia. Ritenuto uno dei migliori calciatori nati dopo il 1991 secondo la lista stilata nel 2012 da Don Balón, gioca come esterno d’attacco, ma la sua straordinaria duttilità gli ha permesso di giocare anche come centrocampista laterale, trequartista e mezzala. Mancino di piede, Suso è dotato di ottima tecnica individuale e buona visione di gioco, abilità nel dribbling e nel tiro da fuori area; inoltre, è un buon assist-man.
La carriera calcistica di Suso
Nato a Cadice, Suso cresce calcisticamente nella squadra locale, percorrendo tutta la trafila delle giovanili fino al grande salto: nel 2010, infatti, viene notato ed acquistato dal Liverpool, club con cui continua la sua maturazione calcistica prima nel settore giovanile e poi in prima squadra. L’esordio in Premier League arriva nel 2012, anno in cui viene schierato come regista, ruolo naturale per lui, totalizzando 14 partite in campionato e 4 in Europa League.
Dopo un anno di prestito all’Almería (2013-2014), squadra in cui riesce a trovare continuità, passando a giocare come esterno, collezionando 33 presenze, 3 reti e 9 assist nel campionato di Liga, Suso torna in Inghilterra, ma, vittima di un infortunio all’inguine, scende in campo solo una volta, in una partita di League Cup.
Nel corso della sessione invernale del calciomercato 2015, Susa si trasferisce a titolo definitivo al Milan, con contratto valido fino al 30 giugno 2019: l’esordio in rossonero arriva subito, il 27 gennaio, nel match di Coppa Italia perso contro la Lazio; per la Serie A tocca aspettare aprile con l’incontro in casa del Palermo, vinto per 1-2.
Con sole 6 presenze in campionato tra la stagione 2014-2015 e la stagione 2015-2016, a gennaio 2016 Susa viene mandato in prestito secco al Genoa: qui fornisce ottime prestazioni, arrivando a quota 6 goal segnati in 15 partite; ma al termine del campionato torna a Milano.
E al Milan resta fino al gennaio 2020, diventando titolare dei Diavoli rossoneri e conquistando il cuore dei tifosi; prima amato, poi odiato, poi nuovamente amato e infine lasciato nel dimenticatoio, Susa viene ceduto al Siviglia in prestito per 18 mesi con diritto di riscatto, che diventa obbligo al verificarsi di determinate condizioni. Così, Susa torna in patria e trova anche l’esordio ufficiale nella massima competizione europea, la Champions League, e la conquista del suo primo trofeo internazionale, l’Europa League 2019-2020.
Alcune curiosità su Susa
Scopriamo alcune curiosità sullo spagnolo:
· Vita privata. Della vita privata di Suso sappiamo ben poco, perché il ragazzo preferisce tenerla lontana dai riflettori; una delle poche cose che ci sono note di lui è che è fidanzato da molto tempo con una ragazza sua connazionale, Alyssa Rodriguez, e dal loro amore sono nati due bambini, uno nato nel 2018 e l’altro nel 2019.
· Il nome. In Spagna è consuetudine dare soprannomi ai calciatori per cercare di abbreviare quello anagrafico: Suso deve il suo ai suoi compagni di squadra di quando era piccolo, e da lì ha deciso di non cambiarlo; ma in realtà Suso era il nome di suo padre.
· Le origini italiane. Suso ha origini italiane per parte dei nonni materni, originari di Riofreddo, nel cuore della Valle del Po.
· La passione per i social. Suso è un grande appassionato dei social: il suo account Instagram, conta 866mila followers!
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