Serie B: i migliori Italiani

SERIE B: THE ITALIAN DREAM TEAM
I migliori Italiani Top 11 della Serie B

Siamo quasi a fine stagione ed è tempo di primi bilanci. Tante le sorprese tra le 21 squadre coinvolte nel campionato di B. In un periodo di rivoluzione per la Nazionale maggiore, abbiamo stilato un 11 italiano pescato in cadetteria che possa ispirare il ct Mancini. Il modulo prescelto è il 4-3-3
 

MONTIPO': nonostante la stagione altalenante del Benevento, si è riuscito a contraddinstiguere per i suoi ottimi interventi felini. Non una statura eccelsa, ma peculiarità che lo aiuta ad essere agile e a lanciarsi da palo a palo. Per caratteristiche ricorda molto Cragno, estremo difensore del Cagliari.
 

CALDERONI: dopo le esperienze "normali" con Novara, Latina e Bari, il terzino sinistro del Lecce classe '89 trova il suo exploit alla corte di Liverani che lo catechizza a dovere per diventare il terzino di spinta necessario per il suo 4-3-2-1. 4 gli assist messi a referto sino a questo momento.
 

LUCIONI: Rimaniamo in casa salentina e affidiamo il nostro 11 all'esperienza del difensore umbro. Un lusso per la formazione di Liverani, perché giocatore reduce da un'ottima annata d'esordio in serie A e da una precedente promozione sempre nelle fila del Benevento. Difensore che non fa della velocità la sua caratteristica fondamentale, ma roccioso e intelligente tatticamente, facoltà di pregio per il reparto difensivo.
 

BELLUSCI: altro mesteriante di B, che fa della grinta e dell'aggressivita' il suo marchio di fabbrica. La sua bassa statura, quindi il suo baricentro basso, gli permettono di essere un ottimo marcatore di attaccanti che amano giocare la palla a terra.
 

SABELLI: terzino destro di spinta del Brescia dei miracoli che trova la sua defintiva consacrazione tra le fila delle rondinelle, dopo più di 150 presenze in B con il Bari e le 7 partite condite da un gol in A con il Carpi. Brevilineo e sgusciante, è una continua spinta nel fianco sull'out destro dei lombardi.
 

FALCO: trequartista pugliese dotato di grande estro, fantasia e tecnica. Il gol a giro siglato al Perugia da fuori ne è la dimostrazione. Molte volte vicino alla serie A solo sfiorata però, ultima quella con il Bologna: punto fermo nel precampionato ma col finire del mercato estivo venduto in prestito in B. Potrà finalmente coronare il suo desiderio e fare il definitivo salto di qualità? Intanto ci sta bene nel nostro undici offensivo, grazie anche ai suo 7 gol stagionali.
 

TONALI: nella nostra formazione offensiva non poteva mancare un metronomo come il gioiello di casa Brescia, nonché nuovo talento del calcio nostrano. Visione di gioco e tecnica, aiutate da una buona fisicità, lo rendono il degno erede di Pirlo. Capigliatura e squadra in cui ha mosso i primi passi ricordano sempre più l'ex centrocampista della Juventus. Il fatto che sia già nel mirino dei grandi club europei e della Nazionale di Mancini dice tutto.
 

VERRE: 12 gol in cadetteria da interno di centrocampo sono un gran biglietto da visita. Dotato di un calcio facile e di un'ottimo inserimento, è un giocatore che ha ancora margini di miglioramento. 25 anni, 17 presenze in A con la Samp ma senza lasciare traccia. Ora insegue la definitiva consacrazione, sperando in una chiamata ancora dalla massima serie.
 

CODA: 18 gol in campionato, tripletta all'ultima che ha stecchito il Verona. Classica punta moderna, bravo in ogni fondamentale, capace di segnare in qualsiasi modo. Rende al meglio con un centravanti al suo fianco, che faccia a sportellate e quindi spazio tra le difese avversarie. Già al Parma in A avevo dimostrato le sue qualità. Chissà che con il Benevento non possa raggiungere nuovamente la massima serie.
 

DONNARUMMA: il momentaneo e molto probabilmente definitivo capocannoniere della cadetteria con 24 reti. Nell'ultimo mese sta pagando un leggero appannamento, in seguito anche ad un infortunio, ma è il miglior attaccante che la cadetteria possa vantare. A 28 anni è ad un passo dalla Serie A. Gioca prevalentemente come seconda punta, ma può agire su tutto il fronte d'attacco. La sua dote migliore è saper difendere la palla per far salire i propri compagni di squadra risultando prezioso anche in fase di non possesso. Pur non essendo molto alto, si fa valere egregiamente pure nel gioco aereo.
 

LA MANTIA: un tridente che si rispetti ha bisogno di un bomber che si porti appresso l'intera difesa avversaria. Il 1,90 m e i 16 gol di La Mantia sono l'ideale per il nostro Italian Team. In realtà è stato in ballottaggio fino all'ultimo con Mancuso, ma i gol decisivi del salentino hanno fatto la differenza. Gioca come prima punta. Molto forte fisicamente, è abile nel gioco aereo e nel far salire la squadra.

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