Sirigu è stato l'uomo-spogliatoio degli Azzurri a Euro2020, con cui si è laureato campione d'Europa
Salvatore Sirigu, calciatore classe '87, attualmente militante tra i pali del Genoa e della Nazionale di calcio italiana. Campione di Euro2020, è un portiere dotato di forte carisma, sicurezza e affidabilità tra i pali: spesso viene accostato a Walter Zenga o a Dino Zoff.
La carriera calcistica di Sirigu
Cresciuto nel settore giovanile del Posada e del Siniscola, prima, e della Puri e Forti di Nuoro, nel 2002, scartato dal Cagliari, Sirigu entra nelle giovanili del Venezia, in cui milita fino al 2005, senza scendere in campo con la prima squadra; svincolatosi dopo il fallimento della società, nel 2006 passa al Palermo, come portiere titolare della Primavera e terzo portiere della prima squadra: Sirigu esordisce, così, tra i professionisti nella stagione 2006-2007, a 19 anni, in Coppa Italia e in Coppa UEFA.
A luglio 2007, Sirigu viene ceduto in prestito alla Cremonese, militante in Serie C1, per accumulare esperienza; segue un altro anno in prestito, all'Ancona, in Serie B, prima di tornare al Palermo dalla stagione 2009-2010: finalmente viene inserito in rosa, inizialmente come secondo portiere dietro Rubinho, ed arriva l'esordio in Serie A. Grazie ad una serie di circostanze favorevoli, riesce a ritagliarsi un posto come titolare fisso; l'annata successiva, si aggiudica la media-voto più alta del 2010 e del girone di andata del campionato 2010-2011, salvo poi iniziare a calare di prestazioni nella seconda parte della stagione, cominciando con il tragico 0-7 subito dall'Udinese in casa rosanero: l'anno si chiude con ben 62 reti subite in 37 incontri di campionato.
Nel corso del calciomercato estivo del 2011, Sirigu viene ceduto a titolo definitivo al Paris Saint-Germain per 3,9 milioni di euro: debutta, così, nel campionato di Ligue 1 e in Champions League, fornendo ottime prestazioni e portandolo a conquistare, in 4 stagioni, 4 campionati di fila, 3 Supercoppe di Francia (2013, 2014, 2015), 3 Coppe di Lega francese (2013-2014, 2014-2015, 2015-2016) e 2 Coppe di Francia (2014-2015, 2015-2016), oltre a riconoscimenti individuali. Ma l'ultimo anno 2015-2016, il CT Laurent Blanc punta fin da subito sul nuovo acquisto Kevin Trapp, e Sirigu viene relegato al ruolo di secondo portiere, giocando solo 12 incontri in totale.
Nel 2016-2017, ceduto in prestito al Siviglia, Sirigu debutta in Liga, ma gioca solo 3 incontri tra campionato e Coppa del Re; passato a gennaio 2017 all'Osasuna, sempre in prestito fino al termine della stagione, subisce 51 reti in 18 presenze, non riuscendo, quindi, ad evitare la retrocessione.
Risolto il contratto con il PSG, a giugno 2017 Sirigu firma con il Torino, imponendosi subito come titolare inamovibile: con le sue buone prestazioni, rientra nel giro della nazionale; dopo 4 stagioni con i Granata, con un bagaglio di 152 partite e 221 reti subite, a fine annata 2020-2021, Sirigu rescinde consensualmente il contratto e firma con il Genoa.
Alcune curiosità su Salvatore Sirigu
Scopriamo insieme alcune curiosità sul portiere sardo:
· Ha iniziato a giocare a calcio come attaccante; poi, anche per via di una leggera asma che non lo aiutava nei ruoli più di movimento, Sirigu è passato tra i pali.
· Da piccolo, Sirigu era appassionato di cavalli, tant'è che sognava di fare il fantino
· Testardo e orgoglioso, come si definisce lui stesso, il suo mito è Gianfranco Zola
· Sirigu è il calciatore anti-social per eccellenza: non ha un account né su Instagram né su Facebook né su Twitter o Facebook
· Il suo posto del cuore ovviamente, è la Sardegna e ama la cucina tipica, in particolare il porcheddu arrustu.
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