Arriva un altro premio per Lukaku, la cui carriera calcistica è ricca di record
Romelu Menama Lukaku Bolingoli, attaccante classe 1993, oggi militante nell'Inter e nella Nazionale belga. Con un febbraio 2021 a dir poco travolgente, ha conquistato il titolo di calciatore del mese AIC (Associazione Italiana Calciatori), da aggiungere ad una lunga lista di record: quattro le partite disputate dall'Inter e quattro le vittorie conseguite, 11 reti segnate e solo una subita, e Lukaku ha preso parte a 7 di questi goal (con 4 reti e 3 assist).
La carriera di Lukaku: "dalle stalle alle stelle"
Nato ad Anversa da genitori congolesi, Lukaku ha il pallone che scorre nelle vene: il padre Roger è ex calciatore, attaccante centrale di vari club tra Costa d'Avorio, Belgio e Turchia, il fratello Jordan gioca attualmente nell'Anversa, in prestito dalla Lazio, e il cugino Boli Bolingoli-Mbombo, in prestito al BaÅŸakÅŸehir dal Celtic.
"Mio padre era stato un calciatore professionista, ma era a fine carriera e i soldi se ne erano andati. (...) Capitava di tornare a casa e la luce non c'era più, niente elettricità per due o tre settimane per volta". È così che Lukaku racconta la sua infanzia e i suoi esordi da calciatore professionista.
Lukaku inizia a giocare a calcio da piccolissimo nelle squadre minori della città, fino ad approdare al settore giovanile dell'Anderlecht (2006), con cui debutta nella massima serie belga nel 2009, a soli 16 anni, diventando il più giovane marcatore di sempre della Pro League.
Nell'estate del 2011, Lukaku viene acquistato dal Chelsea, ma trova poco spazio nella squadra, per cui passa in prestito prima al West Bromwich, poi all'Everton, che decide di acquistarlo ufficialmente con contratto quinquennale: è qui che il talento esplode definitivamente, affermandosi come uno degli attaccanti più prolifici della Premier League.
Nel 2017, Lukaku passa al Manchester United, per una cifra che lo ha reso il giocatore belga più costoso del momento: 75milioni di sterline più bonus legati al suo rendimento in squadra. Dopo due stagioni nel club inglese, nel 2019 passa all'Inter, diventando il calciatore più costoso acquistato dal club nerazzurro: 65milioni di euro più 10 milioni di bonus.
Lukaku gioca anche nella Nazionale belga, con cui ha partecipato ai Mondali 2014 e 2018 e agli Europei 2016.
Alcune curiosità su Romelu Lukaku
È impossibile parlare di Lukaku senza parlare dell'eccezionalità del suo corpo; sin dagli esordi con l'Anderlecht, aveva una muscolatura fin troppo sviluppata per un sedicenne, una silhouette potente, anche se ancora piuttosto snella. Col tempo Lukaku ha iniziato ad ingrossarsi sempre più, tanto che il suo corpo viene o esaltato o criticato: al Manchester United hanno cominciato a definirlo "grasso", ma, come racconta lui stesso, il suo sovrappeso era dovuto a problemi all'apparato digerente; con Conte all'Inter ha seguito una dieta specifica ed è tornato in forma. Ma il suo è senza dubbio un corpo diverso dagli standard a cui siamo abituati per un calciatore di alto livello: massiccio e muscoloso, ma contemporaneamente atletico.
E su questo sua corporatura imponente Lukaku ha costruito la sua fortuna: centravanti fisico, abile nel gioco aereo e nei duelli individuali, dotato di buona tecnica, nonostante a volte "caschi" in controlli di palla imprecisi e rigidi.
Lukaku è poliglotta; parla ben 8 lingue: lingala, francese, olandese, inglese, spagnolo, tedesco, portoghese e italiano. È un perfetto professionista: non ama la mondanità ed evita gli eccessi e l'alcool; è un fervente cattolico, e i suoi svaghi preferiti sono i videogiochi e il basket; si impegna assiduamente nella lotta contro le discriminazioni e il razzismo nel mondo del calcio. Un ragazzo, insomma, che merita a pieno la Serie A.
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