Mario Mandzukic, delusione e cuore d'oro

Numeri flop per il croato, che però ha segnato per Fondazione Milan: donato in beneficenza il suo stipendio di marzo

E’ uno dei flop del calciomercato invernale. Anzi, forse proprio quello più clamoroso: Mario Mandzukic non è ancora riuscito ad imporsi durante la sua seconda esperienza in serie A. Era arrivato per aiutare il Milan a conquistare l’accesso alla prossima Champions League e per formare con Zlatan Ibrahimovic una coppia da paura, invece i tanti acciacchi fisici lo hanno frenato. I 34 anni, e saranno 35 il prossimo 21 maggio, si fanno sentire, non è più l’attaccante devastante che si era fatto conoscere alla Juventus. E i numeri, inevitabilmente, lo confermano.

Numeri flop

Con lo spezzone disputato nel finale di gara contro il Genoa, il croato è arrivato a quota 185 minuti in totale. Una miseria, considerando che è arrivato a Milanello lo scorso 19 gennaio. Avrebbe avuto a disposizione 18 partite per mettersi in mostra, ha preso parte soltanto a sei di queste: e, trasferta di Europa League contro la Stella Rossa a parte, si è sempre e solo trattato di scampoli di partita. Così, il suo nome non è mai entrato nel tabellino dei marcatori, con la casella dei gol segnati che continua a rimanere vuota. "Mario quando è entrato ha fatto bene, non ha ancora un minutaggio completo ma credo molto in lui, può darci delle soddisfazioni” ha commentato il tecnico Stefano Pioli alla vigilia della sfida contro il Sassuolo. Intanto, però, Mandzukic ha dato soddisfazioni fuori dal campo.

Cuore d’oro

Il classe 1986, infatti, ha rinunciato a ricevere la retribuzione del mese di marzo, perché indisponibile in quanto infortunato. “Un gesto d’eccezione – ha commentato il Presidente del Milan Paolo Scaroni - che dimostra l'etica e la professionalità di Mario Mandzukic e il suo rispetto per il Milan. Il Club avrà così la possibilità di sostenere ulteriormente la Fondazione Milan per progetti a favore di giovani in condizioni di fragilità socio-economica ed educativa, in cui lo sport è strumento di inclusione sociale”. Questo è stato il primo, importantissimo gol realizzato dal croato da quando è ritornato in Italia, durante lo scorso calciomercato invernale. Ora, però, tutto il mondo rossonero si aspetta che torni a fare a segnare anche sul campo: c’è una Champions League da conquistare a tutti i costi. E i rossoneri, al momento, viaggiano spediti verso il secondo posto alle spalle della capolista Inter.

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Emanuele Pastorella
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