Llorente ha il sangue Real che scorre nelle vene, ma è diventato uno degli uomini di punta dell'Atlético di Simeone
Marcos Llorente Moreno, nato a Madrid nel 1995, è uno dei talenti di punta dell'Atlético Madrid.
Llorente è un figlio d'arte: ha il calcio nel sangue. La sua è una famiglia di ex calciatori e il cognome che porta racconta di un'eredità pesantissima: pronipote di Francisco Gento, una vera e propria leggenda dei Blancos; nipote di Ramon Grosso, altro grande giocatore delle Merengues, e figlio di Paco, anche lui militante tra le fila del Real, dopo un breve passato nell'Atlético.
Dal Real all'Atlético: la parabola ascendente della carriera di Llorente
Llorente cresce calcisticamente nella cantera del Real Madrid: dopo aver dato i primi calci al pallone in alcune scuole e club deportivos ed aver giocato nei pulcini dell'Atlético Madrid, nel 2008 entra nel settore giovanile delle Merengues, esordendo in Segunda División B nel 2014, con la maglia della rosa del Real Madrid Castilla, guidata da Zidane. L'esordio ufficiale con la prima squadra nella Primera División della Liga, invece, risale al 2015, ma Llorente non riesce a trovare la continuità giusta per trasformarsi da giovane promessa a vero talento, per cui viene mandato in prestito all'Alavés, una piccola realtà basca, ideale per trovare continuità e crescere. Dopo un anno, torna al Real, con cui, nonostante la scarsa attenzione che gli viene data, colleziona alcuni importanti trofei, come la Supercoppa europea 2017 e, soprattutto, la Champions League 2018.
Alla fine della stagione 2019, viene ufficializzato il trasferimento di Llorente all'Atlético Madrid: con i Colchoneros gioca nelle competizioni UEFA per club e nella UEFA Champions League.
Llorente gioca anche con la Nazionale spagnola: dopo aver giocato con l'Under-19 e l'Under-21, ha esordito con la squadra maggiore nel 2020.
La notte di Anfield e l'inizio della salita verso le vette del successo
"Lavora duro e avrai la coscienza tranquilla". Questo è il mantra della famiglia Llorente, e Marcos lo ha preso alla lettera.
Cresciuto con il sangue blanco, la maglia dei Merengues è sempre stato il suo sogno, e, almeno inizialmente, era riuscito a realizzarlo; adesso, invece, Llorente si è trasformato in uno dei talenti più virtuosi della squadra avversaria.
Calciatore estremamente duttile, dotato di raffinata intelligenza tattica, nei primi anni della sua carriera Llorente gioca come mediano in centrocampo, ma all'Atlético il CT Simeone lo trasforma, spostandolo più avanti.
Momento storico della sua carriera, la vera e propria svolta, è rappresentato dall'11 Marzo 2020, quando, nell'incontro di Champions League, l'Atlético elimina il Liverpool, campione in carica, con l'epico 3-2 di Anfield: proprio Llorente è protagonista indiscusso della serata, siglando una doppietta esaltante, prima dello stop del mondo del calcio per la pandemia e il lockdown. È stato l'inizio di un vero e proprio percorso di crescita, la svolta nella sua carriera calcistica. Da quel momento, Llorente è diventato il jolly del Cholo Simeone, che è riuscito a fare su di lui un vero lavoro di modellamento, trasformandolo in un'arma offensiva capace di scardinare le difese avversarie con inserimenti dalla profondità e potenti conduzioni palla al piede: ora è uno degli incursori più pericolosi dei top club europei.
Insomma, da centrocampista difensivo che sognava di trionfare con la camiseta blanca, Llorente si è trasformato in una punta d'oro dei Colchoneros dell'Atlético.
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