Parolo, centrocampista della Lazio, continua a dare il suo contributo alla squadra, nonostante abbia perso la titolarità
Marco Parolo, nato a Gallarate nel 1985, gioca nel centrocampo della Lazio; il suo ruolo è centrocampista centrale, molto abile sia in fase offensiva sia difensiva, tant'è che è stato impiegato anche come difensore. È un calciatore con un percorso di carriera tortuoso, che ha affrontato con umiltà, disciplina, modestia e spirito di sacrificio; le sue maggiori doti sono quelle che vengono normalmente sottovalutate, come l'inserimento senza palla e la capacità di previsione del gioco.
La carriera di Parolo: un continuo crescendo tra umiltà e goal segnati
La carriera di Marco Parolo è stata un crescendo: esordisce nel calcio professionistico con il Como, fresco di retrocessione in Serie C1, e, dopo qualche anno di gavetta tra Pistoiese e Foligno, si trasferisce al Cesena, fortemente voluto da Pierpaolo Bisoli, l'ex allenatore del club umbro, contribuendo al doppio salto fino alla massima serie.
Dopo due stagioni a Parma (2012-2014), durante la sessione estiva del calciomercato del 2014, Parolo viene ceduto a titolo definitivo alla Lazio: con la maglia biancazzurra si mette subito in mostra a suon di reti e giocate importanti, disputando sia le partite di campionato sia quelle di Coppa e Supercoppa; inoltre, esordisce nelle competizioni europee di Europa League e Champions League.
Con l'aquila sul petto, Parolo porta a casa i primi trofei della sua carriera: una Coppa Italia (2018-2019) e due Supercoppe italiane (2017 e 2019). E intanto, conquista anche i primi titoli personali: il 5 Febbraio 2017, in occasione della vittoria per 6-2 contro il Pescara, Parolo sigla quattro reti, firmando una pagina della storia della Serie A come primo centrocampista centrale a segnare una quaterna.
Persa la titolarità nella stagione 2019-2020, per lasciare spazio a giocatori più tecnici come Luis Alberto, Leiva e Milinkovic, Parolo continua comunque a dare il suo contributo, sia dentro sia fuori dal campo; grazie alla sua straordinaria intelligenza tattica, non delude mai il mister biancoceleste, in qualunque posizione e ruolo venga schierato.
Nella stagione 2020-2021, Parolo esordisce nella fase a gironi di Champions League, segnando anche la sua prima rete nella massima competizione europea per club, nel match contro lo Zenit (finito 3-1 per la Lazio). In campionato si adatta anche come difensore centrale, per andare a colmare le defezioni nel reparto. Sempre in Champions, Parolo segna la rete della partita di ritorno degli ottavi, persa 2-1 contro il Bayern Monaco, diventando, con i suoi 36 anni e 51 giorni di età, il terzo calciatore più anziano a realizzare un goal nella fase a eliminazione diretta della massima competizione europea per club. dopo Ryan Giggs (37 anni e 148 giorni) e Paolo Maldini (36 anni e 33 giorni).
Nel frattempo, indossa anche la maglia della Nazionale, sia sotto Prandelli sia sotto le successive gestioni di Conte e Ventura.
Alcune curiosità: il "sì" alla moglie Caterina e l'amore per la sua famiglia
Parolo non ama stare sotto i riflettori, per cui tiene la sua vita privata lontano dalle chiacchiere e dai gossips. È sposato dal 2012 con Caterina, con cui ha avuto un bambino; i due si sono conosciuti per caso una domenica pomeriggio, al Palazzo di Ghiaccio di Varese. "Per avere un pretesto per parlare con lei le ho chiesto in prestito il burro di cacao per le labbra: abbiamo cominciato a chiacchierare ed è subito nata una simpatia". Ma la proposta di matrimonio è arrivata dalla ragazza, non con il classico anello, ma con un Rolex che Marco desiderava da tempo. Insomma, stavolta è stata lei a prenderlo in contropiede!
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