Dopo l'esonero dall'Inter e due anni di stop, Spalletti è pronto a tornare alla guida di un club
Luciano Spalletti, ex centrocampista, allenatore di calcio classe 1959. Attualmente, allenatore "in cerca d'autore", o meglio "in cerca di squadra".
Il suo palmarès da allenatore conta: Coppa Italia Serie C con l'Empoli (1995-96); due Coppa Italia con la Roma (2006-2007 e 2007-2008); Coppa di Russia (2009-2010), due Campionati Russi (2009-2010 e 2011-2012), Supercoppa di Russia (2012) con lo Zenit. E quello individuale conta una Panchina d'Oro (2004-2005), l'Allenatore dei Sogni (2005) e l'Oscar del Calcio AIC come miglior allenatore 2006 e 2007.
Dal calcio giocato alla panchina: la carriera di Spalletti dalla A alla Z
A differenza di molti grandi nomi, la carriera di Spalletti da calciatore non è stata sicuramente di grande rilievo: centrocampista, inizia a giocare nel 1984 nel Castelfiorentino, ma le sue esperienze più importanti sono sicuramente quelle con lo Spezia e con l'Empoli. Ed è proprio qui che inizia la sua carriera da allenatore: appesi gli scarpini al chiodo nel 1993, inizia ad allenare le giovanili, per approdare in prima squadra. Questo periodo sulla panchina del club toscano permette a Spalletti di aprirsi le porte delle panchine degli altri club: Sampdoria, Venezia, Ancona, e Udinese, che porta in Coppa UEFA per due stagioni consecutive e alla prima storica partecipazione alla Champions League (2005).
Prestazioni che non passano inosservate ed attirano la Roma: Spalletti guida la panchina giallorossa dal 2005 al 2009 e di nuovo nel 2016-2017. "Odi et amo": un rapporto di amore e odio sia con i tifosi giallorossi sia con la squadra (con il capitano Francesco Totti e con i "Tottiani" in primis, che lo accusano di essere responsabile della fine dell'Era-Totti e del suo ritiro dal campo) sia con la società; nonostante tutto, comunque porta in alto il team nella classifica della Serie A e lo guida alla conquista della Coppa Italia nel 2006-2007 (il primo trofeo della sua carriera da allenatore) e nel 2007-2008, alla Supercoppa di Lega e alla qualificazione in Champions League.
Nel mezzo della doppia avventura nella Capitale l'esperienza in Russia allo Zenit San Pietroburgo, periodo di grande fortuna e successo a cui segue l'ingaggio sulla panchina nerazzurra (2017) con contratto quadriennale: con l'Inter si susseguono alti e bassi, soprattutto sotto il profilo della gestione dello spogliatoio (la vicenda Icardi, tanto chiacchierata, e le controversie con la squadra), finché, nonostante il raggiungimento dell'obiettivo della qualificazione in Champions, il 30 Maggio 2018 Spalletti viene comunque esonerato, in favore di Antonio Conte, sebbene il contratto scada ufficialmente nell'estate 2021.
Il post esonero: la vita di Spalletti in attesa di un nuovo ingaggio
Dopo l'esonero, Spalletti è tornato nella sua cittadina d'origine toscana, Certaldo, dove si dedica alle sue passioni (la campagna e i terreni di famiglia, e i vini) e alla sua famiglia, che ha tenuto sempre lontano dai riflettori: sposato con Tamara, ha tre figli, di cui è estremamente orgoglioso.
Nell'estate 2021, il suo legame con il club nerazzurro scadrà naturalmente e a quel punto Spalletti potrebbe ricevere un nuovo ingaggio; è pronto a rimettersi in gioco e tornare alla guida di una nuova panchina: la Serie A con Fiorentina, Roma, Napoli, ma anche lo Spartak Mosca (in Russia ha lasciato un bel ricordo del suo periodo allo Zenit San Pietroburgo). E, perché no, magari nel suo futuro potrebbe esserci un giorno la panchina della Nazionale.
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