La maglia che fu di Baggio e Rui Costa sulle spalle di Castrovilli: l'esordio è stato da sogno, ora il '97 vuole la consacrazione
Montuori, De Sisti, Antognoni, Baggio, Rui Costa e Mutu: sono soltanto alcuni dei più grandi numeri 10 non solo della Fiorentina, ma del calcio italiano. Giocatori che hanno fatto la storia viola, profili indimenticabili per il popolo della Fiesole. E per questa stagione, la maglia più ambita ha un nuovo proprietario. Ha tanti tatuaggi e la faccia del bravo ragazzo, ma soprattutto rappresenta una delle promesse più interessanti sul nostro panorama calcistico: Gaetano Castrovilli vuole compiere l’ultimo salto di qualità. In campo, dove è il prototipo della mezzala moderna, ma anche fuori, dimostrando enorme personalità. Il primo passo è stato prendere la 10, un numero non come tutti gli altri. Ma a vedere come è andato l’esordio, la scelta è stata azzeccatissima.
Prima con gol
Ci aveva già provato con qualche inserimento nel primo tempo, la zampata decisiva è arrivata quando mancavano poco più di dieci minuti alla fine: Chiesa va via sulla destra, la difesa del Torino è piazzata male e Castrovilli, lasciato solissimo sul secondo palo, trova la rete da tre punti. Una gioia immensa per il centrocampista e per la Fiorentina, che dopo la stagione tormentata di un anno fa vuole provare a reinserirsi tra le grandi del nostro campionato. Per farlo, ha rinforzato soprattutto la mediana: un giocatore tutto polmoni come Amrabat e un profilo di spesso come Bonaventura che non ha bisogno di presentazioni i principali innesti piazzati da Commisso. E poi c’è il nuovo Castrovilli, che sogna sempre più in grande.
“E’ la storia della città”
“Sono felicissimo di aver segnato il primo gol di questa stagione - ha spiegato Castrovilli in esclusiva a Sky Sport - lo dedico prima di tutto alla mia ragazza, poi a tutti i tifosi che purtroppo non ci possono essere. Quando il club mi ha consegnato la maglia numero 10 mi sono sentito onorato di indossarla perché è stata di grandissimi giocatori: secondo me è la storia di Firenze”. Ed è anche per la sua semplicità che la città è innamorata del classe 1997 cresciuto tra il Minervino, il Bari e proprio i viola, dove è sbarcato nel 2017. Portare in alto la Fiorentina, ritagliarsi uno spazio importante con la Nazionale e cercare di superare se stesso, migliorando i tre gol in campionato dell’anno scorso: la tripla missione di Castrovilli è appena cominciata. E con il 10 sulle spalle, gli stimoli sono moltiplicati.
Emanuele Pastorella
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