L'Empoli ha una lunga storia calcistica, che lo ha visto prendere parte alle diverse categorie del calcio italiano
L'Empoli Football Club è la società calcistica con sede nella città di Empoli, militante nella massima divisione del campionato italiano. È uno dei pochi club non rappresentativi di un capoluogo di provincia che ha preso parte ad almeno un campionato Serie A: l'Empoli ha, infatti, partecipato a 14 campionati di massima serie, 22 di serie cadetta e 50 di terzo livello, per un totale di 86 edizioni. Il suo palmares conta 3 campionati di Serie B (2004-2005, 2017-2018 e 2020-2021) e la Coppa Italia Serie C 1995-1996.
Un po' di storia dell'Empoli
Nato nel 1920 dalla fusione tra il Football Club Empoli e la sezione calcistica Unione Sportiva Empolese, il club viene iscritto al girone A toscano della Promozione 1921-1922, ma vi rinuncia a partecipare per problemi economici, scegliendo di iscriversi al campionato di Terza Categoria; nella stagione 1926-1927, ottenuta l'ammissione nella divisione Nord della Seconda Divisione 1927-1928, corrispondente al terzo livello nazionale dell'epoca, viene inserito nel girone C della divisione Nord, che conclude in quarta posizione. Per motivi economici, l'Empoli non partecipa, però, al successivo campionato di Prima Divisione, venendo quindi declassato alla Seconda Divisione da terza a quarta serie; conquistata la promozione nella stagione 1928-1929 e laureatosi campione di Toscana, torna nella divisione Nord della Prima Divisione.
L'Empoli resta rimane in Prima Divisione, che diventa poi Serie C, fino alla stagione 1935-1936, quando viene ritirato a campionato in corso a causa del richiamo alle armi di molti dei suoi giocatori; l'anno seguente, riparte dalla Prima Divisione, con la denominazione di Dopolavoro Empolese e vince il girone A toscano, ottenendo nuovamente l'ammissione in Serie C, in cui milita fino alla sospensione dell'attività per cause belliche, cambiando frattanto la denominazione in Dopolavoro Interaziendale Italo Gambacciani Sezione Calcio dal 1938 al 1941, fino diventa Associazione Calcio Empoli.
Al termine del secondo conflitto mondiale, l'Empoli entra in Serie B con il nome di Empoli Foot Ball Club, retrocedendo nuovamente al termine della stagione 1949-1950.
Continua il sali e scendi di categoria, fin alla Serie D, con alternanza di prestazioni, fino agli anni Ottanta, quando, al termine del campionato 1985-1986, l'Empoli conquista la prima storica promozione in Serie A: dopo un inizio di campionato particolarmente positivo, con la squadra che raggiunge addirittura le vette della classifica, rischia però di perdersi nel finale di stagione, ma riesce a salvarsi, restando in massima divisione per un'altra stagione.
Gli anni Novanta e Duemila sono una continua altalena tra le diverse gerarchie del calcio italiano, fino all'ultima promozione in massima serie, al termine del campionato 2020-2021, sotto la guida del CT Alessio Dionisi.
Alcune curiosità sull'Empoli
· Il colore sociale. Il colore rappresentativo dell'Empoli è l'azzurro, da cui deriva il nome con cui vengono chiamati i giocatori della squadra, gli Azzurri, appunto; solo in alcuni momenti, le divise hanno avuto altre colorazioni, per poi tornare definitivamente al colore rappresentativo.
· L'emblema. Lo stemma attuale dell'Empoli, in uso dal 2013-2014, è un restyling di quello originario: uno scudo azzurro con le lettere E, F e C in bianco, in alto la scritta in bianco Empoli F.C. e l'anno di fondazione.
· Lo stadio. L'Empoli gioca gli incontri casalinghi presso lo stadio "Carlo Castellani", intitolato nel secondo dopoguerra al giovane giocatore morto prematuramente dopo la deportazione nel campo di concentramento di Mauthausen. Lo stadio attuale è un impianto costruito nella metà degli anni Sessanta, che ha comunque mantenuto la vecchia denominazione.
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