L'Ascoli è una delle società italiane più antiche, con una storia fatta di cambiamenti e rifondazioni
L'Ascoli Calcio 1898 FC è la società calcistica che rappresenta la città marchigiana di Ascoli Piceno; attualmente militante nel campionato di seconda categoria del calcio italiano, è stata fondata nel 1898, per cui è il quarto club più antico d'Italia, oltre ad essere la squadra più blasonata della regione, vantando un gran numero di stagioni in massima serie (16) e molti trofei.
Un po' di storia dell'Ascoli
Le origini dell'Ascoli si fanno risalire al 1º novembre 1898, quando, su iniziativa di dodici giovani ascolani nasce la prima società, col nome di Candido Augusto Vecchi, in memoria del colonnello garibaldino, fermano di nascita ma ascolano di adozione, avendo sposato una donna della nobile famiglia ascolana dei Luciani. Dopo un primo cambio di denominazione, nel 1905, in Ascoli Vigor, nel primo dopoguerra, la società diventa Unione Sportiva Ascolana (1921), e partecipa al primo campionato ufficiale di Terza Divisione (1927), classificandosi prima: è il primo gradino verso la salita in Serie C.
Nel 1944-1945, nasce l'Associazione Sportiva Ascoli, che prende il posto della squadra precedente; il declino arriva nella stagione 1954-55, con la retrocessione in Promozione e la vendita della società a Cino Del Duca, da cui prende il nuovo nome (Del Duca Ascoli).
Indimenticabili i 26 anni di presidenza di Costantino Rozzi (1968-1994); gli anni con Carletto Mazzone in panchina, con la salita in massima serie nella stagione 1974-1975; gli anni di Nazzareno Cappelli presidente, dopo la scomparsa di Rozzi (1994), quando alcuni imprenditori locali, riescono a risollevare le finanze del club e farlo ripartire dalla Serie C1 1995-1996.
Gli anni Duemila, sotto la presidenza di Benigni, l'Ascoli torna in serie cadetta (2001-2002), per poi risalire in Serie A al termine della stagione 2004-2005; ma l'avventura in massima serie è breve: già nel 2007-2008 la squadra torna in seconda categoria, dove milita per alcuni anni, fino alla retrocessione e al fallimento nel 2013. Rilevata all'asta dall'italo-canadese Francesco Bellini, riparte dalla Lega Pro con il nome di Ascoli Picchio, ottenendo la promozione immediata nella stagione 2014-2015, e poi tre salvezze nelle ultime tre stagioni fino all'addio e all'arrivo della nuova società: è l'estate del 2018 quando l'imprenditore romano del gruppo Bricofer S.p.A. Massimo Pulcinelli, dopo lunghe trattative, acquista il 90% delle quote societarie, mentre il restante 10% va ai due soci Giuliano Tosti e Gianluca Ciccoianni, dando la presidenza a Tosti e dando vita all'Ascoli Calcio 1898 FC.
Nell'estate del 2021 il North Sixth Group dell'imprenditore Matt Rizzetta, acquisisce una partecipazione del 31% con l'opzione di aumento al 51%, stipulando un accordo sui diritti esclusivi sui contenuti con Italian Football TV, la più grande piattaforma di contenuti on-line per i tifosi del calcio italiano in Nord America.
Nel 2021-2022, l'Ascoli arriva sesta in Serie B, guadagnandosi l'accesso ai play-off per la promozione, da cui però esce al primo turno.
Alcune curiosità sull'Ascoli
· I colori sociali. I colori sociali. Fin dalle origini, l'Ascoli ha scelto di vestire i colori bianco e nero, con maglia a strisce verticali bianconere, calzettoni e calzoncini bianchi; agli inizi del Duemila, è stata introdotta una tradizione che prevede che ogni anno, in occasione del turno casalingo più vicino al 18 dicembre, anniversario della morte di Costantino Rozzi, i calciatori indossino calzettoni rossi, in ricordo del presidentissimo, che era solito indossare calzini rossi per scaramanzia.
· Lo stemma. Come tutte le squadre, anche l'Ascoli ha conosciuto diverse modifiche del logo, fino a quello attuale: un ancile con, nella parte inferiore, un castello su fondo rosso, con palatura bianconera, e in alto anno di fondazione e nome su fondo bianco, intervallati dal tricolore.
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