Il Venezia, dopo una lunga storia di alti e bassi, cambiamenti e rifondazioni, è tornato in cadetteria
Il Venezia Football Club è la società calcistica rappresentativa della città di Venezia, attualmente militante in Serie B, la seconda divisione del campionato italiano.
Un po' di storia del Venezia
La storia del Venezia inizia il 14 dicembre 1907, quando, presso la trattoria Da Nane, in Corte dell'Orso, a due passi dal campo San Bartolomeo, un gruppo di amici, appassionati e praticanti, già appartenenti alle società sportive Marziale e Reyer, decide di dar vita ad un'associazione autonoma: i ragazzi si presentato subito competitivi ed agguerriti, impegnandosi nelle varie competizioni regionali e nazionali allora esistenti.
La prima svolta, dopo un periodo difficile dal punto di vista economico, risale alla metà degli anni Trenta, quando, sotto la gestione del neo-presidente Arnaldo Bennati, imprenditore ligure, arrivano i primi risultati importanti, con la prima storica promozione in massima serie, nel 1938-1939 e la conquista della Coppa Italia 1940-1941.
Dopo una serie di alti e bassi, al termine della stagione 1967-1968, il Venezia torna in terza categoria: si apre, così, un periodo di transizione per il club lagunare, che si interrompe nel 1986 con la presidenza di Maurizio Zamparini, imprenditore friulano, il cui obiettivo è quello di riportare la società a vincere. Il Venezia si fonde, allora, nel 1987, con il Calcio Mestre, partendo dalla Serie C2, fino al ritorno in B nel 1990.
Devono passare altre 6 stagioni prima di riuscire a conquistare di nuovo la promozione in Serie A, ma la felicità ha breve durata: dopo sole 3 annate, nel 2002 il Venezia scivola di nuovo in cadetteria; nel frattempo, la crisi interna si allarga fino al fallimento nel 2005.
Risorto dalle proprie ceneri con il nome S.S. Calcio Venezia, grazie alle famiglie Marinese e Poletti, la squadra riparte dalla Serie C2; dopo il nuovo fallimento nel 2009, viene nuovamente rifondata come F.B.C. Unione Venezia, fino all'ultima rifondazione, nel 2015, quando l'avvocato Gianalberto Scarpa Basteri acquista il marchio storico S.S. Calcio Venezia, dando vita al Calcio Venezia 1907 ASD. La squadra riparte dalla Serie D e ricomincia la scalata nelle gerarchie del calcio italiano, fino al ritorno in massima serie al termine del campionato 2020-2021.
L'avventura in A, però, a breve durata: dopo solo un anno, il Venezia retrocede in serie cadetta.
Alcune curiosità sul Venezia
· I colori. Nel primo triennio di vita, il Venezia adotta i colori sociali rosso e blu, ripresi dalle precedenti società Costantino Reyer e Palestra Marziale; coincidendo con i colori della più antica società del Genoa Cricket and Football Club, rappresentativa di una città storicamente ostile alla Serenissima, nel 1909 si decide di sostituirli col nero e il verde. Quando, nel 1987, il Venezia si fonde con il Mestre, al neroverde viene affiancato l'arancione, tinta peculiare del club mestrino: da allora questi sono i tre colori della squadra, con soluzioni differenti adottate volta per volta.
· Lo stemma. L'emblema societario, pur evolvendosi nel corso della storia quanto a forma dello scudo e denominazione, hanno sempre mantenuto sia il richiamo ai colori sociali sia al Leone di San Marco, simbolo della città lagunare.
· Lo stadio. Il Venezia gioca le sue gare casalinghe nello stadio Pier Luigi Penzo di Venezia, pressocché ininterrottamente dal 1913: si tratta di una struttura unica in Italia, per il fatto di poter essere raggiunto solo in barca o a piedi.
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