Il Pisa Calcio ha una storia ultra-centenaria, fatta di alti e bassi e diverse rifondazioni
Il Pisa Sporting Club, o più semplicemente Pisa, è la società calcistica rappresentativa della città di Pisa; attualmente militante nella serie cadetta del calcio italiano, la Serie B, ha una storia ultra-centenaria, con la prima fondazione risalente al 1909.
Un po’ di storia del Pisa
Il Pisa nasce dall’iniziativa di un gruppo di giovani studenti che si riuniscono in piazza San Paolo a Ripa d’Arno, per giocare con un pallone fatto di stracci e porte fatte con cappotti; proprio da qui, il 9 aprile 1909, nasce il Pisa Sporting Club, che in poco tempo diventa il club rappresentativo della città anche a livello regionale, conquistando il titolo nel campionato 1914-15.
Nel primo dopoguerra, dopo aver inaugurato il nuovo campo dell’Arena Garibaldi (1919), il Pisa continua a crescere calcisticamente, arrivano, nel 1921, a sfiorare lo scudetto, dopo aver vinto la Coppa Toscana. La delusione per il mancato scudetto segna l’inizio di una parabola discendente che porta la squadra a scendere in terza categoria.
Seguono stagioni con risultati altalenanti, sia prima della Seconda Guerra Mondiale sia nel periodo post-bellico, fino a quando, nel 1963-1964, viene eletto presidente Giuseppe Donati, che rifonda completamente sia la squadra che la società, riuscendo a far tornare il club in Serie B. È un periodo felice per il Pisa, che riesce a raggiungere la prima storica e inaspettata promozione in Serie A nella stagione 1967-68; ma il sogno della massima serie ha breve durata: dopo solo un anno, la squadra retrocede.
Negli anni Settanta, il Pisa si mostra fragile e scivola in terza categoria, aprendo un lungo periodo difficile che dura fino al 1978, con il cambio di presidenza e l’inizio di una nuova era, quella di Romeo Anconetani: in soli 5 anni, riesce a riportare il club in massima serie (1982) e ad un periodo di successi tra la prima e la seconda categoria. Dopo l’ultima stagione in massima serie, dal 1991 si apre un lento declino, fino al fallimento nel 1994.
Il Pisa Calcio nasce, allora, proprio dalle ceneri del Pisa Sporting Club, ma deve ripartire dall’Eccellenza, attraversando periodi anche difficili, con un sali-scendi tra le categorie. Negli anni duemila finalmente la squadra riesce a tornare in serie cadetta, ma dopo un nuovo fallimento nel 2009 riparte dalla Serie D; anche gli ultimi anni sono fatti di alti e bassi, fino al ritorno in seconda categoria nel 2019-2020, arrivando anche a sfiorare la promozione in massima serie al termine della stagione 2020-2021, conclusa con un terzo posto.
Alcune curiosità sul Pisa
· I colori sociali. All’atto della sua fondazione, il Pisa vestiva i colori bianco e rosso, ripresi dal gonfalone cittadino; dopo pochi mesi, in onore della vittoria dell’Inter nel campionato italiano 1909-1910, vengono scelti il nero e l’azzurro come colori societari.
· Lo stemma. Il logo odierno è un ovale nero a strisce verticali nero-azzurre, con in alto la denominazione Pisa Sporting Club, al centro il disegno stilizzato della torre pendente sovrapposta alla croce bianca su campo rosso, e in basso l’anno di fondazione 1909, simboli comunemente associati al Pisa e alla città.
· La mascotte. La mascotte del Pisa è Vituperio, personificazione della Torre di Pisa, rappresentato a braccia conserte e con l’aria arrabbiata e minacciosa, e vestito con la maglia nerazzurra: i creatori di questa immagine sono due studenti dell’Istituto d’Arte di Pisa, che hanno scelto il nome dall’invettiva contro Pisa del XXXIII Canto dell'Inferno di Dante Alighieri.
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