Il Como è una società dalla storia lunga e tormentata, fatta di sali e scendi tra le categorie, ma anche di glorie e successi importanti
Il Como 1907 è la società calcistica italiana che rappresenta la città di Como; attualmente militante nel campionato di seconda categoria, ha disputato 36 campionati di Serie B e 13 campionati di Serie A (l’ultimo risale al 2002-2003).
Un po’ di storia del Como 1907
Il Como nasce ufficialmente il 25 maggio del 1907, su iniziativa di un comitato di soci riunito presso il bar Taroni, in via Cinque Giornate: la società prende il nome di Como Foot-Ball Club.
Fusosi, nel 1912, con il club studentesco Minerva e, nel 1926, con l’Esperia, assumendo la denominazione di Associazione Calcio Comense, nel 1931 il Como ottiene la prima promozione in Serie B, senza subire mai una sconfitta e stabilendo quindi il record di imbattibilità, mai conseguito da nessun’altra squadra.
Rifondato nel 1935, a causa di problemi economici, con il nome Associazione Calcio Como, con l’arrivo in panchina, nel secondo dopoguerra, di Eraldo Monzeglio, il Como si rinnova con un nuovo modulo di gioco, molto più offensivo, che porta buoni risultati e la promozione in massima serie con numerose giornate d’anticipo, al termine del campionato 1948-1949.
La prima esperienza del Como in Serie A dura 4 anni, fino al 1953, quando scivola di nuovo in cadetteria, rimanendoci per un decennio con buoni risultati, almeno fino al cosiddetto “caso Bessi”: all’inizio del campionato 1962-1963, infatti, il neo-acquisto viene schierato per cinque incontri di fila senza sapere che non ha ancora terminato di scontare una squalifica; la squadra viene così punita con 5 sconfitte a tavolino e la conseguente retrocessione in Serie C.
Un anno rivoluzionario è il 1973: il nuovo CT Pippo Marchioro porta una ventata di freschezza nel Como, che, trascinato da un giovanissimo Marco Tardelli, conquista la promozione in Serie A nel 1975, rimanendovi però solo una stagione.
Gli anni Ottanta vedono di fatto un sali e scendi tra le categorie, fino all’arrivo in panchina di Tarcisio Burnich, con cui si apre un periodo d’oro: ben 5 campionati consecutivi in Serie A (dal 1984 al 1989). Con un doppio scivolone, però, nel 1990 il Como si ritrova in Serie C, dove rimane per un decennio, a parte una apparizione di un anno (1994-1995) in cadetteria.
Con un secondo grande doppio salto di categoria, il Como torna in Serie A nel 2002-2003, ma tutto si rivela complicato e la società arriva al fallimento nel 2005, ripartendo dalla Serie D come Calcio Como; dopo un nuovo fallimento nel 2017, la squadra è costretta a ripartire dalla terza categoria come Como 1907. Acquistata, nel 2019, dal gruppo SENT Entertainment Ltd, inizia un’era di cambiamenti, con lo scopo di dare nuova vita al club: finalmente, al termine della stagione 2020-2021, il Como 1907 conquista la promozione in Serie B, dove tuttora milita.
Alcune curiosità sul Como
· I colori sociali. Attualmente, i colori sociali del Como sono il blu reale con dettagli bianchi, da cui deriva il nome di biancoblù; ma all’atto della fondazione, veniva usato l’azzurro e, con la fusione con l’Esperia, è stato utilizzato anche il rosso granata.
· Lo stemma. Dopo numerosi rifacimenti, con il cambio di società nel 2019, il popolo dei tifosi è stato chiamato a votare con un sondaggio il nuovo logo: la scelta ricade su uno scudetto contenente la ragione sociale e il disegno delle onde del lago, sovrapposto a una croce greca, il tutto monocromatico, blu o bianco a seconda della superficie su cui viene applicato.
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