Il Brescia ha una storia di continua altalena tra le categorie del calcio italiano, ma ha avuto in rosa nomi di grandi calciatori
Il Brescia Calcio S.p.A. è la società calcistica italiana rappresentativa della città di Brescia, attualmente militante in Serie B, la seconda divisione del campionato italiano di calcio, di cui detiene anche i record assoluti di partecipazioni totali (63) e di partecipazioni consecutive (18, dal 1947 al 1965) ai campionati cadetti, mentre ha partecipato a 23 edizioni del campionato di Serie A.
Un po' di storia del Brescia
Nata il 17 luglio 1911 dalla fusione di tre società, la Victoria, l'Unione Sportiva Bresciana e la Gimnasium, e denominata Foot Ball Club Brescia, il club partecipa per la prima volta al campionato di massima serie nella stagione 1913-1914, prendendo poi parte già alla prima edizione della prima Serie A, nel 1929-1930.
Dopo tre stagioni in massima serie, il Brescia retrocede in cadetteria nella stagione 1935-1936, al termine della quale viene costretta ad assumere la denominazione italiana di Associazione Calcio Brescia, in rispetto delle leggi volute dal regime fascista, che mantiene fino al 1976 (anno in cui viene modificata in Brescia Calcio).
Dopo un periodo di sali e scendi tra le categorie, con una comparsa anche in Serie C, nel periodo post-bellico, il Brescia rimane per ben 18 campionati consecutivi in serie cadetta, dal 1947 al 1965, quando ottiene la promozione in A.
La storia del Brescia continua come un'altalena tra le diverse serie del calcio italiano, con risultati oscillanti e prestazioni positive che si alternano a prestazioni negative.
Tornato in Serie A per il 2000-2001, il Brescia, sotto la guida di Carlo Mazzone, prima, e Gianni De Biasi, poi, conserva un posto in massima divisione per cinque stagioni, prima di riscendere in cadetteria per due anni e risalire per la stagione 2010-2011; retrocesso di nuovo in Serie B, il club vi rimane fino al 2018-2019, quando vince il campionato e conquista la risalita in massima serie, mantenuta, però, solo per la stagione 2019-2020.
Alcune curiosità sul Brescia
· I colori del club. All'atto della fondazione, viene scelta come divisa una maglia a strisce verticali arancione-blu; è dal 1914-1915 che il Bresca assume i colori della città che rappresenta, il bianco e l'azzurro. Nel corso della storia del club, le divise subiscono continue modifiche, ma comunque vengono mantenuti questi due colori.
· Lo stemma. Il Brescia non ha avuto uno stemma fino agli anni Sessanta: il primo logo compare nel 1965, consistente in un semplice scudetto azzurro con il leone rampante aureo, simbolo araldico della città di Brescia, soprapposto al disegno dello scaglione rovesciato bianco. Da questo emblema originario derivano, poi, le successive modifiche, fino allo stemma attuale, una testa di leone stilizzata, di colore azzurro e bianco, tagliata dallo scalone rovesciato e sormontata dalla sigla BSFC, abbreviazione di Brescia Football Club, di colore oro, e affiancata dalla data di fondazione 1911.
· Lo stadio. Il Brescia gioca le sue partite casalinghe nello stadio Mario Rigamonti, intitolato alla memoria del giocatore del Grande Torino, originario della zona di Brescia e scomparso nella tragedia di Superga.
· I nomi importanti. Tra i calciatori che hanno vestito i colori del Brescia spiccano i nomi di Roberto Baggio, Josep Guardiola, Andrea Pirlo e Luca Toni.
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