Valeri, difensore della Cremonese, ha compiuto una lunga gavetta tra le diverse gerarchie del calcio prima di approdare alla massima serie
Emanuele Valeri, calciatore classe '98, attualmente militante nel reparto difensivo della Cremonese.
La carriera calcistica di Valeri
Nato a Roma, Valeri inizia a tirare i primi calci al pallone nella Centro Federale, prima di approdare al vivaio della Lazio; qui gioca nel settore giovanile, ma, ricevuto il "no" dello staff biancoceleste, passa all'Urbetevere, storica società romana: il passaggio di club coincide con il cambio di rotta per Emanuele, che, da ala, inizia a giocare da terzino sinistro, su iniziativa di Marco Mei, il primo suo mentore. Il secondo è Giacomo Galli, suo CT all'Atletico Vescovio: è qui che Valeri arriva nel 2015, iniziando al sua carriera in Eccellenza.
Intanto, Emanuele Valeri continua a tifare Lazio e a fare il raccattapalle allo Stadio Olimpico, ma il suo sogno è quello di calcare i campi più importanti, e tutti lo stimolano a fare di più e credono in lui e nelle sue potenzialità. Per la stagione 2016-2017, è il Rieti a volerlo in squadra, militante in Serie D; la scalata continua con il passaggio al Lecce, in Serie C, l'anno seguente: scende in campo solo 6 volte, con la squadra che conquista una storica promozione in Serie B.
Un altro anno in D, stavolta al Cesena, prima di un'altra promozione in C: qui Valeri continua a crescere e, nel corso del calciomercato estivo 2020, con 66 presenze e 5 reti all'attivo, passa a titolo definitivo alla Cremonese, che si aggiudica le sue prestazioni dopo una contesta con altri club, tra cui Vicenza e Salernitana.
Alla Cremonese, Emanuele Valeri gioca da titolare fisso, in serie cadetta, prima di centrare la promozione in massima serie al termine dell'annata 2021-2022: dopo tanti sogni e tanto lavoro, finalmente è arrivato l'agognato esordio in Serie A.
Alcune curiosità su Emanuele Valeri
Ecco alcune curiosità sul difensore della Cremonese:
· Il grande "no". Valeri ricorda ancora il "no" ricevuto dalla Lazio: "Ho sempre corso dietro a tutto, non solo alla palla ma anche alla stessa carriera. Sono partito dalla Lazio dove ho fatto quattro anni di giovanili e dopo sono stato scartato, mandato via. Per me è stata una grande botta perché ho sempre sostenuto e tifato la Lazio, non mi sono ripreso subito. Sono finito a giocare in una squadra di elitè romana dove ho pensato pure di smettere. Due anni dopo sono andato a giocare in Eccellenza per divertirmi poi da lì è partita tutta la scalata: prima Serie D poi C poi di nuovo D e C per poi arrivare fino alla Serie B. Le opportunità le ho avuto e sono stato bravo a sfruttarle bene".
· Il tatuaggio dedicato alla famiglia. Emanuele Valeri è molto affezionato alla famiglia, tanto da aver voluto tatuare la scritta My Family: "L'ho fatto perché la mia famiglia mi ha sempre sostenuto, ha fatto tanti sacrifici. Per me mia madre è importantissima perché mi preparava tutto, mi seguiva e mi portava al campo, papà lavorava e aveva meno tempo".
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